ecco un nuovo capitolo..
aspetto di sapere se vi piace!!!
6-SE BASTASSE UNA CANZONE
Quando mi dai la tua piccola mano
Che tante cose mai dette esprime
Ti ho forse chiesto una sola volta
Se mi vuoi bene?
Non è il tuo amore che voglio
Voglio soltanto saperti vicina
E che muta e silenziosa
Di tanto in tanto, mi tenda la tua mano
Hermann Hesse
J: Melany.
Beckett non aveva nemmeno lontanamente capito cosa voleva fare Josh, altrimenti gliel’avrebbe impedito con tutte le sue forze.
La dottoressa, sentendosi chiamare per nome, arrivata proprio davanti alle porte dell’ascensore, si voltò, seguita dal suo accompagnatore.
H: cosa c’è?
Josh raggiunse la donna e Castle.
J: aspettate, ho avuto un’idea. Visto che ormai è tardi per il cinema, cosa ne dite se andiamo tutti insieme in un pub? Così, per passare una serata diversa.
Beckett rimase totalmente sconvolta, iniziando a maledire quel ragazzo e tutte le sue brillanti idee.
Se solo avesse saputo..
La dottoressa sembrava sorpresa, ma sorrise.
H: si, penso che è una buona idea. Tu che ne dici Rick?
Si voltò verso lo scrittore, ma la sua espressione era qualcosa di indecifrabile.
Automaticamente lo sguardo di Melany si posò sul viso di Beckett, che era più o meno come quello di Castle.
Era inevitabile pensare che tra quei due ci fosse stato qualcosa e solamente un cieco non se ne sarebbe accorto.
A quanto sembrava, il cieco di turno era proprio Josh.
J: allora ok?
La dottoressa abbassò lo sguardò, mentre sul volto le comparve un sorriso triste.
H: no, aspetta. Sai, forse non è il caso. Magari voi preferireste avere la vostra privacy e noi saremmo di troppo.
J: ma no, cosa dici? Che di troppo.. così potrò finalmente passare un po’ di tempo con il famoso scrittore.
Castle, rimasto fino ad ora in silenzio, notò immediatamente il cambiamento della donna e fu anche troppo facile capirne il motivo.
Rivolse il suo sguardo su Beckett e, scuotendo la testa, prese la sua decisione.
Castle avvicinò lentamente la sua mano a quella della dottoressa e fece si che le sua dita si incastrassero perfettamente con quelle della donna.
Melany rialzò il capo, completamente spiazzata da quel gesto.
Si voltò verso l’uomo accanto a lei e lo vide sorridere.
Le fu impossibile non rispondere sinceramente a quell’espressione.
C: allora mi dispiace per voi piccioncini, ma dovrete sopportarci per stasera. E decido io dove si va.
J: perfetto! Sei contenta Kate?
La detective si sentì purtroppo attirare da quelle mani unite e negli occhi lacrime amare iniziavano a premere violentemente, ma lei era più forte.
Lei non aveva motivo di piangere.
Eppure quella mano, quell’uomo le avrebbe volute per sé.
Non aveva avuto il coraggio di prenderselo però, e, ora, le sfuggiva dalle mani come sabbia tra le dita.
Beckett si voltò verso Josh e si sforzò di sorridere.
B: certo, mi fa piacere.
J: però.. niente male.
C: ehy, ma con chi credi di avere a che fare?
I quattro entrarono nel locale, dove un gruppo di giovanissimi ragazzi suonava, anche piuttosto bene.
S: ma guarda chi si vede! Non ci posso credere.
C: ehilà Sean!
Il barista, uscendo da dietro al bancone, si avvicinò al gruppo e mise una mano sulla spalla di Castle.
S: amico, sei scomparso. Sai ti credevo in qualche isola alle Maldive. Richard Castle a New York e non nel mio pub è preoccupante, sai?
Castle scoppiò a ridere.
Sean era un uomo di bell’aspetto, ma soprattutto dotato di una vena ironica molto acuta.
Per questo Castle adorava la sua compagnia.
C: quanto sei esagerato. Non pensi che ti stai un po’ sopravvalutando?
Lo scrittore sorrise, beccandosi un’occhiataccia dal barista.
S: ah si?
C: no, no per carità stavo scherzando.
S: comunque sei sempre il solito maleducato, non mi presenti ai tuoi amici?
C: hai ragione. Allora lei è..
S: fermo, fermo.
Tutti si bloccarono per l’improvvisa esclamazione dell’uomo.
C: che c’è?
S: non mi dire. Sto per conoscere la donna di cui mi hai tanto parlato? la famosa dete..
C: dottoressa.
Castle era basito.
Per fortuna era riuscito a bloccarlo in tempo.
Sean, dal canto suo, capì che l’amico aveva messo su un bel casino e una risata gli fu inevitabile.
S: ok Rick, allora mi fai conoscere questa famosa DOTTORESSA?
Il suo tono era stato palesemente esagerato, per sottolineare la stranezza di quell’improvviso cambiamento.
Castle roteò gli occhi, infastidito.
C: lei è Melany, la dottoressa Harrison.
Sean fischiò nel vedere la ragazza e gli strinse la mano.
La ragazza sorrise e accettò di buon grado il poco velato complimento.
S: ehy, questa volta ti sei superato amico.
C: lo so.
Castle sorrise in direzione di Melany, ma il suo sguardo cadde per un momento su Beckett che continuava a guardarlo con occhi.. tristi?
No, non era possibile.
S: ma quella donna meravigliosa invece chi è?
Castle distolse lo sguardo velocemente.
C: lei è la detective Beckett e quello è il suo FIDANZATO, Josh.
S: oooooh, ora capisco. Cioè.. volevo dire. Finalmente la vedo, dopo aver letto tutto i libri di Rick. E lei è il suo RAGAZZO, quindi.
J: già, molto piacere.
B: piacere e la ringrazio per il complimento.
S: e di cosa? Mi sembra il minimo davanti a tanta bell..
Castle lo guardò in cagnesco e l’amico si bloccò.
S: bè, che ne dite di accomodarvi? Il tavolo laggiù è libero.
Quando gli altri se ne andarono, Sean si avvicinò a Castle.
S: che stai combinando?
C: niente.
S: lo so io e lo sai tu. Sei cotto di quella poliziotta e, visto che non puoi averla, ripieghi sulla dottoressa?
Castle si voltò verso il tavolo e guardò gli altri tre scherzare in lontananza.
C: come sempre hai ragione. Però Melany mi intriga veramente e chissà che non riesca a farmi dimenticare Kate.
S: auguri, amico. Sai, solo a guardarla immagino quanto questo sia difficile. È una di quelle donne che se ti prende una volta, non ti libera più.
Castle lo guardò, con la paura di sapere che quelle parole corrispondevano a verità.
C: ti odio.
Sean rise.
S: muoviti, vai al tavolo o ti daranno per disperso.
B: ehy, sono veramente bravi questi ragazzi.
M: hai ragione, mi piace molto la loro musica.
La serata era passata tranquillamente e, strano ma vero, sia Beckett che Castle si stavano divertendo.
J: sapete che Kate canta molto bene?
B: ma che dici?
Beckett iniziò ad arrossire.
Si sentiva una ragazzina, ma i complimenti la mettetvano sempre a disagio.
C: oh, detective, non puoi negare, ti ho sentito.
B: senti chi parla. Mi sembra che tu canti piuttosto bene, o sbaglio?
C: no, assolutamente.
M: ma non è vero! Canti molto bene invece.
C: ehy, ma tu da che parte stai?
M: contro di te, mi sembra ovvio.
La ragazza gli fece la linguaccia e lo scrittore scoppiò a ridere.
J: ehy ragazzi!
I componenti del gruppo si voltarono verso quella voce.
J: qui abbiamo due persone che vorrebero cantare. Che ne dite?
Gr: che aspettate? Fateli venire qui!
Beckett e Castle si guardarono sconvolti.
B: Josh, ma sei impazzito?
J: e dai, facci sentire come canti.
Beckett sbuffò.
C: allora, detective, visto che ormai ci hanno incastrato, che dici andiamo?
La donna guardò lo scrittore intensamente e, afferrando la mano che gli stava offrendo, salirono sul palco.
Gr: bene, abbiamo una richiesta per i nostri nuovi cantanti. “ Just a kiss”. Richiesta di Sean e non si può dire di no. Conoscete la canzone?
Castle sbiancò e guardò in direzione dell’amico che lo saluto con un’alzata di bicchiere.
C: ti odio.
Lo disse a bassa voce, tanto che risultò solo un bisbiglio.
B: hai detto qualcosa?
C: no, tranquilla.
Gr: bene, siete pronti?
B: ma veramente..
La musica partì e, seppur con un po’ di imbarazzo, iniziarono a cantare.
Erano veramente molto bravi.
I loro sguardi si incatenarono e, ad ogni parola, una scintilla li colpiva nel profondo della loro anima.
Il testo uscì inizialmete un po’ titubante, leggendo da quel foglio un po’ stropicciato.
B: Lyin' here with you so close to me
It's hard to fight these feelings when it feels so hard to breathe
Caught up in this moment
Caught up in your smile
(Sdraiata con te, così vicino, è difficile combattere questi sentimenti quando diventa così difficile respirare, coinvolti in questo momento, catturata dal tuo sorriso)
C: I've never opened up to anyone
So hard to hold back when I'm holding you in my arms
( non mi lascio andare con tutti, è così difficile trattenermi mentre ti stringo fra le mie braccia)
B:/C: We don't need to rush this
Let's just take it slow
Just a kiss on your lips in the moonlight
Just a touch of the fire burning so bright
And I don't want to mess this thing up
I don't want to push too far
Just a shot in the dark that you just might
Be the one I've been waiting for my whole life
So baby I'm alright, with just a kiss goodnight
( non è necessario correre, andiamo piano, solo un bacio sulle labbra al chiaro di luna, basta un tocco di fuoco che brucia così luminoso, non voglio fare confusione su questa cosa, non voglio spingermi troppo in là, solo un salto nel buoi che potresti davvero essere quello che ho aspettato per tutta la mia vita. Così baby sto bene solo con il bacio della buona notte.)
E il ricordo di quel bacio, un bacio rubato, dato nell’impeto di un secondo, tornò nella mente di entrambi con la forza di un’onda.
Castle continuava a fissare Kate, bella come non mai.
Lui avrebbe aspettato.
Avrebbe aspettato per lei anche l’eternità, se solo l’avesse chiesto.
Ma lei non lo voleva.
Lui avrebbe fatto tutto con cura, perchè questa volta voleva che fosse diverso, ma non tutto è come ci si aspetta.
Sapeva perfettamente che lei era ciò che aveva sempre cercato, in tutta la sua vita, ma sapeva anche che non l’avrebbe mai ottenuta davvero.
B: I know that if we give this a little time
(so che questo bacio sarà il mezzo)
B/C: It'll only bring us closer to the love we wanna find
(per avvicinarci all’amore che vogliamo trovare)
Beckett sentiva una tristezza infinita impossessarsi di lei.
Sapeva perfettamente quanto quelle parole fossero reali, ma lei aveva messo fine a tutto.
Aveva fermato quel bacio, aveva distrutto l’amore di Rick e aveva perso il suo cuore.
B: It's never felt so real, no it's never felt so right
(non è mai stato così reale)
C: It's never felt so real, no it's never felt so right
(non è mai stato così giusto)
Come poteva fare a dirgli che voleva veramente credere che tutto fosse giusto e reale?
Non poteva semplicemente.
B/C: I know it's time to leave, but you'll be in my dreams
( so che è il momento di lasciarci, ma sarai nei miei sogni)
Due anime ferite, due anime spezzate, due anime lontane, unite solo dal volare leggero ed impalpabile dei loro cuori.
La musica si spegne e la magia si spezza.
Rimangono nell’aria solo quelle note che gridavano di passione, che gridavano d’amore, ma che ormai riecheggiano solo in lontananza.
Due anime ferite, due anime spezzate, due anime divise dalla paura.