Che Bizzarro Giovedì

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tatabond93
view post Posted on 19/5/2011, 18:18




Bellissimo!!!!
Troppo divertente...sei riuscita a sorprendermi. Non mi aspettavo un probela del genere :happy:
Aspetto con ansia il seguito.
Complimenti....bacioni!!!!!!!!
 
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PureMe
view post Posted on 19/5/2011, 19:03




:XD: :XD: :XD: :XD:
E' geniale!! Non riesco a smettere di ridere!!
 
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KateBeckett
view post Posted on 19/5/2011, 19:30




Ahahahahahahah!!!
O mio dio non riesco più a smettere di ridere!!^^
Bellissima!!ahahahah
 
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»KittyHeat
view post Posted on 19/5/2011, 19:41




hahahah oddio Feeee mi fa morireee XD bellissima..marò so curiosa di sapere cosa succede mo *___*
 
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lady nikki
view post Posted on 19/5/2011, 20:10




ahahah,poveri...doveva succedere lo scambio di corpi proprio in quel periodo del mese??sono impaziente di vedere come continua!!!
 
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avry93
view post Posted on 19/5/2011, 20:11




:XD: credo che non smetterò più di ridere :XD:
Scena veramente stupenda!
Chissà come farà Beckett quando il bisogno del corpo di Castle diventerà impellente :XD:
 
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evidence
view post Posted on 19/5/2011, 22:30




image Mi sto scompisciando dalle risate... Tutto avrei immaginato tranne che si iniziasse con questo "problema"... Ed ora attendo che anche per Beckett (nel corpo di Castle) comincino i "problemi"... :XD:
 
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KateBeckett
view post Posted on 20/5/2011, 07:42




Certe volte mi chiedo come ti vengono!!!^^
ahahahah
 
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ely*83
view post Posted on 20/5/2011, 08:11




angol, sei diabolica XD adoroooooooo questa FF ahahahaha

CITAZIONE (evidence @ 19/5/2011, 23:30) 
image Mi sto scompisciando dalle risate... Tutto avrei immaginato tranne che si iniziasse con questo "problema"... Ed ora attendo che anche per Beckett (nel corpo di Castle) comincino i "problemi"... :XD:

ahahahahahahaha si infatti :XD: :XD: :XD: son curiosa della reazione di beckett al risveglio mattutino ahahahhhaaahaha
 
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Angol‚
view post Posted on 20/5/2011, 19:59




Grazie milleeeeeee hahhaha
io dico solo una cosa
Beckett dovrà fare pipi prima o poi U_U
 
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Katherine*27.O3
view post Posted on 22/5/2011, 16:30




Me imperdonabile, mi sono accorta di questa cosa mitica solo adesso!
Fede, ma tutte a te vengono le idee geniali? *o*
Questa FF mi farà morire dal ridere xD
Complimentoni, sister =*
 
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view post Posted on 22/5/2011, 17:35
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Wow questa FF è divertentissima imageimage

brava Angimage

 
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Angol‚
view post Posted on 24/5/2011, 20:28




Grazie milleeeeee <3
 
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Angol‚
view post Posted on 26/5/2011, 14:34




Capitolo Tre: Parli del Diavolo...


La serata passò tranquilla, il corpo dello scrittore non doveva fare nulla fortunatamente.
Stanca, la donna andò al piano di sopra e aprì la porta della camera di Richard.
Cercò il pigiama sotto al cuscino e trovò una tuta.
Decise di cambiarsi al buio e ci riusci senza troppi problemi.
Si infilò sotto le coperte e accese l'abat-jour che si trovava sul comodino.
Iniziò a guardasi intorno soffermandosi sulle foto attaccate alla parete e a quelle sul comò.
Erano immagini di lui e di Alexis quando era piccola.
Lo ritraevano nelle pose più strane, in vestiti da Halloween e al mare.
Era una papà magnifico per quella ragazza.
Dolce e protettivo, ma sapeva bene quando lasciare sola la figlia.
Chiuse gli occhi, si girò a pancia in sotto e inalò il profumo che era sul cuscino.
Era il suo profumo.
Sapeva di buono, era dolce e piacevole da sentire.
Continuò a respirare su quel pezzo di stoffa e si addormentò con il suo profumo nelle narici.

La sveglia suonò, segnava le 7.15.
Controvoglia si stiracchiò e si tirò su.
Apri gli occhi e rimase perplessa. Non sapeva dove si trovava.
Guardò meglio intorno a se, accese la luce e ricordò tutto.
Per sicurezza si toccò il viso e i capelli.
Era ancora nel corpo di Castle.
Castle, appena prese coscienza di se, lo chiamò come gli aveva promesso la sera precedente.
Una voce impastata rispose al telefono.

- G-gio...rno...
- Sveglia bell'addormentato nel bosco.
- Kate...giorno...
- Dormito bene?
- Si. - disse sbadigliando. - Tu?.
- Tutto a posto.
- Ti ricordi che oggi alle 10.20 passerà Paula?
- Si, me lo ricordo.
- Che ore sono?
- Le 7.15.
- COSA? Detective perchè interrompi il mio sonno a quest'ora?
- Perche alle 9 meno 15 sarò da te.
- Allora mi devo alzare?
- Direi di si.
- A dopo.
- A dopo.

Scese giù in cucina e fece colazione con un succo di frutta e dei pancakes al cioccolato.

Sfortunatamente per lei, il corpo di Castle reclamava attenzione, la natura stava chiamando.
Aveva bisogno di andare al bagno per fare pipì.
Il panico si impossessò di lei. Non sapeva cosa fare e fece la cosa più ovvia.

- Pronto?
- Castle hai per caso dei guanti in casa?
- Dei guanti?
- Dei guanti di lattice.
- A che ti servono?
- Rispondi.
- Si, sono in cucina sotto al lavabo, c'è una scatola...
- Grazie.

Lo scrittore non fini di parlare che si trovò la cornetta attaccata in faccia.
La donna andò nel luogo indicato dall'uomo e li trovò.
Andò in bagno e si guardò allo specchio.
Il corpo di Castle aveva i capelli arruffati, gli occhi azzurri ancora un po' gonfi dal sonno.
Alla detective sembrò una visione divina. Rimase affascinata da quella figura riflessa e ci mise qualche secondo per riprendesi.
La vescica chiedeva vendetta.
Prese coraggio e si tirò giù la tuta.
Si mise i guanti e tirò giù anche i boxer.
Esitò per qualche secondo, fece un respiro profondo e completò la sua impresa.
Ancora con gli occhi chiusi si levò il lattice e si tirò su mutande e pantaloni.
Si lavò le mani, anche se aveva usato i guanti.
Per quella mattina il corpo di Castle avrebbe fatto a meno della doccia.
Però una lavata al viso e ai denti ci volle.
Terminato lavaggio e risciacquo tornò in camera e scelse i vestiti da indossare.

A casa della donna intanto, Rick stava mangiando uno yogurt con dei cereali di fibre.

- Mi devo ricordare di dire a Kate di comprare qualcosa di più gustoso per colazione.

Terminò il tutto e guardò l'orario.
Aveva un po' di tempo prima che arrivasse la donna a prenderlo.
Si guardò dalla testa ai piedi.
Aveva dormito vestito, non voleva invadere la privacy della donna, però si doveva certamente cambiare.
Andò in camera e cercò dei vestiti, si meravigliò nell'aprire l'armadio.
Vi erano molti abiti tra i quali vestitini e shorts.
Si domandò perchè si ostinava a vestirsi seria, poi si ricordò del lavoro che faceva.
Prese un paio di jeans e una maglietta senza maniche un po' scollata.
Faceva caldo.
Un'idea gli balenò in testa.

- Capitano? Sono Ca...sono Beckett, volevo sapere oggi potevo prendere un giorno di permesso, non mi sento molto bene, credo di avere qualche linea di febbre, logicamente se ci sono urgenze sono qui. Grazie signore.

Sicuramente la detective lo avrebbe ucciso.
Andò in bagno e si lavò faccia e denti.
I capelli erano scompigliati, decise di non toccarli, non voleva fare danni alla bella figura della donna.
Tornò in salotto e si mise a guardare la televisione.



La detective arrivò puntuale a casa sua.
La prima cosa che fece fu quella di bendare i suoi occhi e cambiò il suo corpo, quello scherzetto di madre natura era stato puntuale purtroppo.
Sistemò i suoi capelli e aggiunse un filo di trucco.
Era stano pettinare se stessa soprattutto se riflesso nello specchio dietro di lei c'era il corpo di Castle.

Guardò come l'uomo si era abbigliato.

- Castle hai intenzione di andare al distretto vestito così?
- No.
- Allora vatti a cambiare immediatamente, facciamo un salto li prima di tornare da te.
- Direi di no. Ho chiamato prima dicendo che non saresti andata.
- COSA? Stai scherzando vero?
- No.
- Come ti è venuto in mente?
- Non ti preoccupare ho detto al capitano che hai qualche linea di febbre, se ci sono urgenze ti chiamerà, anzi mi.
- Sei incorreggibile. Andiamo o faremo tardi abbiamo 40 minuti di tempo.

Salirono in macchina della donna

- Beckett dammi le chiavi.
- Perchè?
- Quando ci siamo conosciuti hai detto che non avresti mai fatto guidare la tua macchina ad un uomo, adesso l'uomo sei tu quindi guido io.
- Maledetto.

Diede le chiavi a se stessa e si avviarono verso il loft.


- Castle vai troppo piano.
- Non infrango la legge, io.
- Ci abbiamo messo un'eternità per arrivare. Sono le 10 e 10, mezz'ora!
- Ci siamo fermati a prendere una brioches.
- Ti sei.
- Non è colpa mia se in casa hai solo cibi “salutari”.
- Sei insopportabile.
- Attenta a te detective. Ho il tuo corpo sotto la mia volontà.
- Non avresti il coraggio di fargli nulla.
- Sei sicura?
- Riiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiick.

Una voce stridula provenne dal fondo della strada.

- E' Paula?
- Si, inizia la recida, ricordati io sono te e tu sei me.
- Va bene – disse annuendo.
- Riiiick!
- Paula.
- Come stai?
- Bene grazie tu?
- Bene. Uh c'è la detective Beckett.
- Salve.
- Che piacere vederla.
- Piacere mio.
- Le bozze?
- Sono su in casa. Andiamo.

La donna nel corpo dell'uomo aprì la porta ed entrò. Rimase indecisa sul da farsi.

- Allora Rick, le bozze!
- Ah si, ehm, ora le prendo.
- Castle perchè non offri una tazza di caffè a Paula? Se vuoi faccio io mentre vai a prendere il manoscritto nel terzo cassetto destro dello studio.
- Si, ok mi sembra un'ottima idea. - disse la donna, mimando subito un grazie muto.
- Rick come mai lei sa dove sono?
- Lo ha letto proprio ieri, d'altronde è Beckett la protagonista.
- Mi sembra giusto, basta che non ne fa parola con nessuno.
- Sono assolutamente muto-a. Assolutamente muta. Castle, mi puoi portare la lavagnetta con il gessetto?
- La lavagnetta?
- Si, quella che accanto alla lampada.
- Ah, la lavagnetta, si certo.
- Grazie.
- Ecco a te Paula le bozze e a te Kate la lavagnetta.
- Grazie – dissero entrambe.

L'uomo si andò a sedere alle spalle della sua agente e prese in mano il gessetto pronto a scrivere.
La donna non capì il perchè di quel gesto. Per il momento.

- Allora Rick, questi che capitoli sono?
- Sono il..il...

Guadò lo scrittore in cerca di aiuto che velocemente scrisse sulla lavagnetta e la girò in direzione della detective.
Adesso aveva capito il perchè.

- Sono il 15 e il 16.
- Hai scritto altro?

Altro sguardo dietro l'agente.

- Sono arrivato al 21.
- L'accordo era per 25 giusto?

Ultima occhiata.

- Si.
- Perfetto. Buon proseguimento di giornata. Rick riguardati, mi sembri un po' strano oggi.

La bionda uscì dall'appartamento felice e chiuse la porta.

- “Mi sembri un po' strano oggi” - scimmiottò la detective.
- Non ti sta molto simpatica vero?
- Direi di no.
- La penso come te.
- Ma è la tua agente.
- Che ci vuoi fare? Sono cose che capitano.
- Sarà più dura del previsto.
- Coraggio su, mancano solo due giorni e mezzo.
- Su tre.
- Ti va un caffè?
- Si grazie.
- Mettiti comoda, preparo io.
- Grazie.
- Allora come va con Josh?
- Possiamo cambiare argomento?
- Scusa non volevo.
- No, non ti preoccupare, è solo che come al solito è più importante il lavoro che la nostra relazione. L'altro giorno era il nostro “mesiversario”, cinque mesi insieme e come al solito non si è fatto vivo per tutta la giornata.

La voce tremava e si abbassava sempre di più.

- Perchè stai ancora con lui?
- I-io non lo so...
- Tieni.

L'uomo le porse la tazza di caffè e non riprese più l'argomento, sapeva benissimo cosa doveva fare.
Il resto della giornata passò in tranquillità.
I due rimasero a casa di Castle a chiacchierare e a vedere un film.
Si fece sera e l'uomo si recò a casa della donna che per questi giorni era casa sua.


L'angolo di Angol,
capitolo 3, chiamalo che risponde!
questo è un capitolo un po' di transizione, più lungo degli altri, ma perchè in pratica non succede nulla di che, a parte il corpo di rick che ha bisogno di andare in bagno xD
spero che il pezzo di paula via sia piaciuto xD non sapevo come far notare il disagio di kate nel rispondere, tutt'ora non mi convince però può andare.
la descrizione di questa giornata si ferma così, il resto passò tranquillamente.
Al prossimo capitolo dove....eh no...niente spoiler!
ve gusta? U_U

P.S. da oggi fino alla fine della scuola non riuscirò a recensire per colpa del troppo studio, non vi preoccupate dal 10.06 sarò di nuovo tutta per voi!

 
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ely*83
view post Posted on 26/5/2011, 15:26




ahahaha bene bene! la questione guanti di lattice non l'avevo considerata aahahah astuta!!!!

CITAZIONE
Il corpo di Castle aveva i capelli arruffati, gli occhi azzurri ancora un po' gonfi dal sonno.
Alla detective sembrò una visione divina. Rimase affascinata da quella figura riflessa e ci mise qualche secondo per riprendesi.

:<3:

posta presto il seguito... perchè sono parecchio curiosa, soprattutto per questa frase
CITAZIONE
L'uomo le porse la tazza di caffè e non riprese più l'argomento, sapeva benissimo cosa doveva fare

uahuahua
 
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75 replies since 12/5/2011, 15:17   983 views
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