El Baile de la Muerte

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KateMoore
view post Posted on 14/7/2011, 10:58




Bello anche questo capitolo! sono curiosa di vedere dove è finito Castle!!^^
 
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evidence
view post Posted on 14/7/2011, 21:23




E mo Castle dov'è finito??? Ne starà combinando sicuramente una delle sue... sono curiosa!
 
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Angol‚
view post Posted on 18/7/2011, 13:51





Parte Settima

Il telefono squillò tre volte e per tre volte la donna non rispose, alla quarta aprì gli occhi e furente premette il tasto verde.
- Pronto – disse scocciata.
- Beckett, sono Castle! - lo scrittore aveva una voce squillante.
- Si lo so. Ho letto il nome sul display. Si può sapere perchè chiami alle... - guardò l'orologio – 7.10 di mattina! - era scandalizzata, per una volta che poteva dormire. - e si può sapere che fine hai fatto ieri?
- Ti preoccupi per me eh? - alzò un sopracciglio e si immaginò la reazione della donna – Comunque ieri tornati al distretto ho visto dei campioni di bomboniere sulla scrivania di Ryan e mi sono ricordato di non aver un vestito per la cerimonia.
- Tu Richard Castle non hai un vestito per la cerimonia? - lo interruppe Kate giocosa.
- Scommetto che non lo hai nemmeno tu! - presa nel sacco.
- Touchè!
- Bene. Preparati. Passo a prenderti alle otto. Chiama il distretto e prenditi un giorno!
- Castle non prendo ordini da te lo sai – lo interruppe nuovamente.
- Se la metti così, sarò costretto a chiamare Lanie e dirle che...
- NO OK! Chiamo il capitano. Alle otto sotto da me.
Sbuffando premette sul tasto rosso e si andò a vestire.

Aprì l'armadio e si rese conto di ciò che aveva fatto.
Aveva accettato l'invito di Richard Castle e ora non si poteva tirare indietro.
Controllò i vestiti che aveva e decise di chiamare Lanie.

- Tesoro! Come mai mia chiami di prima mattina? - chiese l'anatomopatologa allegra
- Lanie. Domani è domenica. - la voce della detective era leggermente stridula
- Lo so Kate e c'è il matrimonio di Ryan.
- E' proprio questo il punto! - esclamò agitando la mano libera – Castle mi ha ricordato che non ho un vestito nuovo per l'occasione, in questa ultima settimana sono stata molto impegnata con il caso e lo sai che quando si tratta di lavoro non penso ad altro!
- Uououo premi il tasto rewind...hai detto Castle? - il tono era malizioso, molto malizioso – Che ne sa Castle che non hai un vestito?
- E-ecco...è vero! Che ne sa Castle! Maledetto!
- Kate! Non rigirare la domanda all'armadio...
- Veramente non lo so...penso abbia tirato a indovinare...come sempre? - sembrava più una domanda che un'esclamazione, era poco convinta.
- Vaaaaabene. Torniamo al tema principale: l'abito. Hai un'idea?
- No. Tra venti minuti passa Castle e andiamo a cercare qualcosa, anche lui deve comprare il completo – le parole uscirono con nonchalance.
- KATHERINE BECKETT! MI STAI DICENDO CHE ANDRAI A FARE SHOPPING CON LO SCRITTORE E ME LO DICI COSI'? - adesso Lanie era infuriata
- E' solo shopping Lanie. NonTiFareIFilmEAdessoDevoAndareCiao! - agganciò senza attendere risposta.
Dopo qualche secondo realizzò che dalla sua amica non aveva ricevuto aiuto per la scelta del vestito.




- Si può sapere perchè devi guidare tu?
- Perchè sono io la detective tra i due.
- Ma io sono l'uomo e la macchina è la mia!
- Questi sono dettagli Castle! - affermò sorridendo flebilmente – Dove andiamo?
- Da MACY'S sulla 7th avenue!
La detective inchiodò di botto!
- Beckett! Mi vuoi morto? Stavo dando una capocciata al vetro!
- Da MACY'S? Ma sei folle! - disse guardandolo e aumentando la velocità.
- Che ho detto?
- Non voglio spendere tre mesi di stipendio per un vestito!
- Eh dove vorresti andare sentiamo...
- Da Conway? Ci sono delle cose carine ad un prezzo accessibile. - fermò nuovamente la macchina, ma questa volta perchè il semaforo era rosso.
- Da Barney?
- ABC?
- Lord&Taylor! - tentò lo scrittore in ultima.
- CENTURY 21! Esclamarono contemporaneamente i due guardandosi, come erano soliti fare.
Sorrisero e il semaforo diventò verde.
Kate ingranò la prima e partì dirigendosi verso Ground Zero.
Il Century 21 era uno dei più famosi magazzini di New York e per quanto riguarda le firme e le marche era sicuramente il più economico.
Entrarono nel grande outlet e come sempre la detective rimase quasi incantata dall'immensità di quel luogo. Era situato su tre livelli, in ogni livello si dislocavano le varie marche.
Aperte le porte l'attenzione veniva subito rapita dal grande lampadario con dietro la scalinata che portava al corridoio superiore.
Kate iniziò a camminare e notò che Rick la seguiva allegramente. Si girò e lo guardò interrogativa mentre metteva le mani sui fianchi.
- Castle perchè mi segui?
- Avrai sicuramente bisogno di un aiuto nello scegliere il vestito e io sono qui per questo – aprì le braccia con una faccia che pareva dire “Ta Daaaaaaaan!”
- Direi di no Castle. Tu vai per la tua strada e io per la mia. - girò i tacchi e proseguì la sua camminata. - Ci vediamo tra un'ora qui!

Castle non si fece notare e, appena appurò che Beckett non potesse vederlo, si avvicinò ad un commesso.
- Mi scusi, le posso chiedere un favore? Vede quella signorina lì con la giacca rossa? Avrei bisogno che lei, gentilmente, mettesse tutto ciò che intende comprare sul mio conto. Non deve pagare assolutamente nulla. Ci penso io.
- Sarà fatto signore. - affermò l'uomo. Si congedò con un inchino e iniziò a seguire la donna non facendosi notare.


Kate aveva guardato migliaia di vestiti, ma nessuno le piaceva o meglio, nessuno le rendeva giustizia.
Dal 2nd Level decise di passare al 3rd Level, continuò la sua ricerca quando la sua attenzione venne attratta da un vestito semplice e delicato.
Luisa Spagnoli. Marca Italiana. Decise di provare quel vestito. Tentar non nuoce e infatti lo prese. Era l'abito perfetto e non veniva molto: $128.00.
“Chissà che fine ha fatto Castle?” pensò.
Controllò l'orologio, erano passati 45 minuti circa. Aveva ancora 15 minuti e decise di dare un'occhiata al Broadway & Cortlandt Street Annex, il reparto delle scarpe. Camminava tra gli scaffali con la sua busta bianca in mano, ma i prezzi delle scarpe erano molto meno accessibili di quello dell'abito.
Riguardò l'orologio e si avviò al luogo di incontro con Castle.
Dovette aspettare solo pochi minuti e l'uomo arrivò con solamente due buste. La detective credeva pienamente di ritrovare l'uomo in stile babbo natale, con mille pacchetti e pacchettini.
- Trovato quello che cercava signorina? - disse in tono da cameriere.
- Si, e lei signor scrittore? - lo scimmiottò Kate.
- Decisamente si! Ci avviamo al Box Cash per pagare? - sorrise.
La donna annuì e sorrise di ricambio.


- Che intendi dire con “Lascia pago io? - il tono era tutt'altro che amichevole.
- Che pago io.
- No Castle!
- Si invece!
- No!
- Si!
- No!
- Si!
- Signori scusate, si sta creando fila. - fece notare la cassiera ai due che si girarono dietro imbarazzati.
Castle, più veloce di Kate, porse alla signorina la sua carta di credito e quando la detective lo guardò torva le fece una linguaccia.

Uscirono dal magazzino e il vento fresco li travolse.
- Detective posso vedere il vestito? - chiese Rick avvicinandosi piegato alla busta come un ladro.
- No! - rispose secca la donna stringendo la busta a se!
- Eddai!
- Hmm......NO!
- Uffa! - sbuffò e si rimise dritto.
- Hai voglia di andare da Conway? Possiamo posare le buste in macchina e andare con la metro. Sicuramente facciamo prima.
- E così sia detective! Dammi la busta, faccio io. - porse la mano alla donna.
- Oh no Castle, ti conosco, sbirceresti sicuramente.



Castle era stato forse due volte da Conway, lo trovò estremamente innovativo e divertente. Il magazzino era un lungo corridoio con negozietti e bancarelle disposte sui due lati.
Camminavano fianco a fianco, fermandosi di tanto in tanto per osservare qualche accessorio che aveva rapito la detective.
Stavano per uscire quando una borsa etnica rapì lo sguardo dello scrittore, si avvicinò al piccolo banchino per chiedere il prezzo.
- Per Alexis? - Beckett gli arrivò alle spalle. Castle si girò e con un sorriso a trentadue denti annuì.
- Alexis adora queste cose!
- E non è l'unica. Piacciono molto anche a me. - si abbassò per osservare le collanine e i bracciali esposti sul piccolo tavolino.
- Vi posso aiutare? - chiese un bel giovane con accento cubano.
- Quanto costa questa borsa? - domandò lo scrittore.
- Viene $28,74, ma se è per la sua signora gliela metto a $17,24. - esclamò il fusto ammiccando a Kate.
- Non è la mia signora. - rispose seccato Richard.
Beckett lo guardò con aria interrogativa, aveva scritto in fronte “sono geloso” e questo la fece sorridere.
- Ma voi due non stavate al Barrio Latino l'altra sera? - domandò nuovamente il bel cubano.
- S-si...perchè? - azzardò Kate mentre passò davanti a Richard che la guardò male.
- Vi ho osservato mentre ballavate! Sei molto brava! Tuo amico anche, ma non è nulla di che rispetto a te! - ci stava spudoratamente provando con Beckett e Castle se ne accorse benissimo. Si avvicinò alla donna e porse la borsa al “negoziante”.
- Io dovrei pagare! - disse Rick per attirare l'attenzione.
- Si un attimo. - il cubano si voltò per cinque secondi verso Castle e tornò a puntare la sua attenzione sulla donna. - Dovresti venire più spesso, ogni tanto facciamo delle lezioni aperte di rumba e reggaeton!
- Si ma io dovrei pagare! - insistette lo scrittore.
- Va bene, va bene. Sono $17,24.
Castle pagò e si avvicinò all'orecchio di Beckett per sussurrarle qualcosa.
- Volete un cappuccino e un cornetto?
La donna si voltò e si ritrovò lo scrittore a pochi centimetri.
- Eh? - fu l'unico suono che riusci ad emettere.
- Lo prendo come un si. - guardò il cubano e prese il pacchetto – grazie mille e a mai più rivederci! - agguantò il braccio della detective, che lo guardava divertita, e la portò via.
- Geloso Castle? - disse alzando un sopracciglio
-Chi? Io? Naaa!

Uscirono da Conway's e decisero di tornare alla macchina a piedi, la metro aveva avuto la bella idea di rompersi.
Camminavano tranquillamente in silenzio quando una voce familiare chiamò l'uomo.
- RIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIICK!
Si voltarono entrambi e rimasero di stucco.
Castle fu il primo ad aprire bocca.
- G-gina! Che sorpresa. Che ci fai qui?



L'Angolo di Angol,
ed eccoci qui con la parte settima.
questi tre capitoli sono uno svago totale.
e il cubano spacca U_U
avevo pensato di mettervi i corrispondenti dei prezzi in euro ma sono inutili xD
e mo che combinerà Gina?
spero vi piaccia vivamente =D
Take it Scialla and Stay Shiny!
Oplà!
 
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evidence
view post Posted on 18/7/2011, 14:10




Ecco, appunto, mo che vòle Gina???
Bel capitolo, curato fin nei minimi dettagli. Ed il cubano che fa ingelosire Castle ci sta benissimo!
 
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KateMoore
view post Posted on 18/7/2011, 15:13




GINA????? oddio non oso immaginare cosa combinerà questa volta!!
quoto evidence, il tipo che ci prova con Beckett è un'idea geniale!^^
Comunque bello anche questo capitolo, aggiorna presto!!!
 
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ely*83
view post Posted on 18/7/2011, 16:50




gelosone castle!!!!! ahahahahaha

gina, oddio un incubo! :XD: facciamo in modo che non faccia danni eh ahahah
 
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Angol‚
view post Posted on 21/7/2011, 14:19




Parte Ottava

- G-gina! Che sorpresa. Che ci fai qui?
- Rick! Sto facendo un giretto per acquistare qualche nuovo abito. Tutto bene? - disse con voce stridula.
- Stavo meglio prima. SI! Tutto bene! Te?
- Benissimo...sai...mi sto per sposare! - agitò le braccia come un gallina agita le ali e guardò la detective. - Beckett, non ti avevo notato, tutto bene si? Ok. Ma dimmi Rick, Alexis come sta?
Kate indignata si allontanò da due e si diresse verso la prima vetrina che vide: bulgari.
Castle tentò di liberarsi da quella Barbie per raggiungere la sua detective.
- Gina sai per caso che ore sono? - chiese speranzoso.
- Sono le...o mamma mia è tardissimo! Scusate ma adesso devo andare, ho un trattamento alle mani che devo fare tre volte a giorno, è con le erbe naturali, ci tengo alle mie unghie! Ciao Rick, saluta Alexis. Arrivederci Beckett.
Beckett la guardò di sottecchi e fece un cenno del capo sorridendo con finzione.
Aveva scarsa capacita nel fingere simpatia verso persone che le stavano altamente sul cazzo e Gina era tra quelle persone.
Castle le si avvicinò e curiosò da dietro la sua spalla.
- Che guardi di bello?
- Nulla di particolare. - rispose vaga.
- Non trovi che quel medaglione sia fantastico? - domandò indicando una collana esposta su un manichino.
- Effettivamente è meraviglioso!
- E' uno di quei ciondoli dove ci si può mettere una foto. - scrutò la detective – sai...ti starebbe bene un girocollo così.

- Andiamo Castle.
La passeggiata continuò ma dopo pochi minuti l'uomo ebbe la grande idea di fermarsi ad un bar a prendere un caffè.

- Oh no! - esclamo egli mentre si stavano sedendo.
- Che è successo?
- Credo di aver perso il mio taccuino! - iniziò a tastare la giacca e controllò in ogni tasca.
- Andiamo a cercarlo.
- No! - disse con troppa enfasi – Non ti preoccupare, vado io! Tu aspettami qui. - non le diede modo di ribattere poiché uscì sollecitamente e fece la strada a ritroso.

Camminò con passo svelto girandosi di tanto in tanto per controllare se la donna lo stesse seguendo, arrivò di fronte a Bulgari e si fermò.

- Trovato il taccuino? - chiese la detective vedendo Castle rientrare nella caffetteria.
Non rispose ma mostrò fiero il suo fidato blocchetto nero.
Bevvero il caffè tirandosi le solite battutine e dopo una ventina di minuti ricominciarono la camminata verso la macchina.
Fortunatamente quella mattina il tempo era bello e nessun cadavere osò interrompere lo shopping dei due.

Erano sulla Flushing Ave quando un'anziana signora li fermò.
- Mi scusi. - disse prendendo Katherine per il braccio. Ella guardò la donnina con un sorriso.
- Si?
- Ma lei è la detective Kate Beckett?
- S-si, sono io – il sorriso svanì leggermente. Odiava essere riconosciuta.
- Giustino vieni qui! - un signore poco più alto della vecchina si avvicinò con le mani dietro la schiena.
- Che c'è Marilù? - chiese con voce bassa.
- La riconosci? È Nikki Heat!
Giustino la scrutò da dietro i suoi piccoli occhiali e sorrise.
- Marilù non urlare, non puoi fermare le persone per strada così. Hai mai pensato che le potrebbe dar fastidio?
- Oddio scusami cara, mio marito ha ragione! Ogni tanto non mi controllo.
Castle si avvicinò, per la seconda volta in un giorno, all'orecchio della detective.
- Secondo te dove hanno lasciato Leone il cane Fifone? - sussurrò.
Kate non riuscì a trattenere una risata e si portò la mano davanti alla bocca.
Una musichetta da carillon iniziava a farsi sentire nell'aria, sembrava una di quelle melodie che mettono di sottofondo alle fiere, mentre la giostra dei cavallini fa il suo giro.
- Lei è Richard Castle! Non l'avevo riconosciuta. In foto sembra più magro. - continuò la piccola signora.
- Hem...si sono io... - notò un furgoncino bianco passare per la strada. - ...e quello è il carretto dei gelati! - attraversò la strada e in un battibaleno era già davanti al furgoncino.
- E' stato un piacere conoscervi. Scusatemi tanto ma devo andare a riacchiappare il bimbo. Arrivederci. - la detective attese che il semaforo pedonale diventasse verde e attraversò.

- Si può sapere che diamine stai facendo? - camminava con passi lunghi e rapidi.
L'uomo la guardò un po' impaurito – G-gelato? - le disse porgendole il cono.
- Castle! - era arrabbiata e il tono della sua voce si stava alzando.
- Adesso mi spieghi che cosa ho fatto di male? - con un passo diminuì la distanza che li separava e leccò un po' di gelato.
- Sei un bambino! Ti comporti da bambino! Quando crescerai?
- Quante storie per un gelato!
- Ti ci vorrei affogare nel gelato!
Lo ignorò totalmente e ricominciò la lunga camminata verso la macchina.
Ci voleva un'ora e 35 minuti per arrivare al parcheggio del Century21 e loro avevano percorso più o meno 2 chilometri, circa 25 minuti di viaggio.
Mancavano 80 minuti di cammino, che passarono in assoluto silenzio.
Tranne che per qualche battuta stupida alla Castle.
“- Beckett sei ancora arrabbiata? - non ebbe risposta – Peccato. Avevo voglia di patatine fritte.”


Rientrò in casa stanca e affamata.
Castle trovava sempre il modo di farla arrabbiare.
Si levò le scarpe e si buttò di schiena sul letto, con la busta ancora in mano.
Il cellulare squillò e dovette lasciare la sua comoda posizione per andare a rispondere.
- Beckett.
- Tesoro. Come è andato lo shopping con lo scrittore?
- Lanie. Bene Bene.
- Perfetto allora vienimi ad aprire.
- Ad aprire?
- Se vuoi suono il campanello!
- Arrivo. - gettò il telefono sul letto e andò all'ingresso per aprire alla sua amica.
Lanie era un furia, abbracciò l'amica e si diresse in camera.
- Luisa Spagnoli! Ci diamo al lusso Kate! - disse ridendo.
- Ciao Lanie. Sto bene anche io. Accomodati pure. - ironizzò la detective.
- Me lo vuoi far vedere questo vestito? - il medico era impaziente.
- Eccomi eccomi! - batté le mani sui fianchi e tornò in camera.
Lanie si era seduta sul letto e batteva le mani, sembrava una bambina in attesa del suo regalo di compleanno.
Katherine prese la busta e tirò fuori il vestito ma insieme ad esso uscirono fuori anche una scatolina bianca con un foglio di carta.
- E questa? - si domandò la detective prendendo in mano gli oggetti misteriosi.
Aprì il foglio, che era piegato a metà, e lesse ciò che conteneva.

“Piccolo regalo di nozze. Lo so, non sei tu che ti sposi.
Vorresti sapere come ho fatto a mettere questo biglietto e quella scatolina nella tua busta? Non te lo dirò mai.
Appena l'ho vista non ho resistito, è perfetta per te.
Ti prego non mi uccidere!
P.S. Il mio taccuino è un fedele alleato!”

- Castle – mormorò sorridendo.
Portò in primo piano la scatolina e l'aprì.
Conteneva il medaglione che aveva attirato la loro attenzione nella vetrina.
Si morse il labbro come era solita fare quando era imbarazzata e posò quei due oggetti sul comodino.
Prese il vestito e lo fece vedere all'amica, che rimase entusiasta ed evitò di fare domande sulla scatolina, aveva già capito tutto.

- Allora Kate. Hai intenzione di far morire lo scrittore? - chiese maliziosa.
- C-che? Ma sei folle Lanie? Io non devo far morire nessuno. - le diede le spalle.
- Almeno ringrazialo per il regalo che ti ha fatto.
- C-cosa? E tu come fai a saperlo? - si voltò e la guardò negli occhi.
- Ti sei morsa il labbro e hai sorriso. - alzò un sopracciglio.
- Dammi il cellulare.

Afferrò il telefono che le aveva lanciato l'amica e scrisse un breve messaggio che inviò allo scrittore.
“Grazie.”

La risposta arrivò dopo pochi minuti.
“Sempre.”



L'angolo di Angol,
Well, eccoci qui con il penultimo capitolo.
Per chi volesse vedere il medaglione eccolo qui -> Medaglione, logicamente questo è mio fatto dalla mia ammora Carla (Deha) con la nostra foto =D
spero vi piaccia perchè io mi sono divertita troppo a scrivere di rick che non si fila i due signori e corre al carretto dei gelati hahaha.
L'ultimo capitolo ci sarà il 24 U_U
e poi bella gente mi levo dalle scatole fino a settembre!
Take it scialla and Stay Shiny!
Olpà! =*
 
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KateMoore
view post Posted on 21/7/2011, 15:31




CITAZIONE
Secondo te dove hanno lasciato Leone il cane Fifone?

Ahahahah non riesco più a smettere di ridere!!^^

Comunque che dooooolce Castle a farle il regalo. Non vedo l'ora di leggere la reazione di Castle quando vedrà Beckett con il vestito!!* . *
Bellissimo anche questo capitolo, aggiorna presto!!
 
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ely*83
view post Posted on 21/7/2011, 15:39




CITAZIONE
Aveva scarsa capacita nel fingere simpatia verso persone che le stavano altamente sul cazzo e Gina era tra quelle persone

boh, adoro questo pezzo ahahahahaha

quanto è dolce rick :P

questo è il penultimo capitolo eh?? di giàààà??? :(
ufffff
 
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evidence
view post Posted on 21/7/2011, 20:21




Per fortuna Gina è stata liquidata in poco tempo... è insopportabile...
Il regalo di Castle a Beckett ci sta tutto, era scontato che le regalasse il medaglione.
Simpatica la scenetta con i due vecchietti. L'unica cosa un po' sopra le righe è il fatto che descrivi sempre Castle come un bambino: un po' lo è assolutamente e ci piace proprio per questo, però così mi sembra un po' estremizzato. XD
Attendo l'ultimo capitolo!
 
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Angol‚
view post Posted on 24/7/2011, 14:27




Parte Nona

La cerimonia si svolse nel giardino di casa Duffy-O’Malley, un leggero vento accompagnò il tutto e per questo motivo le dame decisero che era meglio tenere la giacca addosso, evitando così di prende un malanno.
Il tutto fu meraviglioso, Ryan era magnifico, gli brillarono gli occhi alla vista della sua donna, che era molto bella nel suo abito color panna.
Richard stava morendo dalla voglia di vedere il vestito della detective, la curiosità lo stava mangiando vivo.
Lanie si commosse al momento del sì, Esposito invece, fu così bravo da non far notare a nessuno la lacrima che gli rigò il viso.
Come in ogni cerimonia che si rispetti, arrivò il lancio del bouquet.
Esso era un mazzo di fiori non particolarmente grande, dalla forma circa semisferica, erano due piccoli mazzi di fiori chiari, abbinati al vestito della sposa e legati tra loro con un nastro.
La neo-signora Ryan diede le spalle alle invitate donne, levò il nastrino e lanciò i due mazzolini in aria.
Uno cadde nelle mani della cugina di Kevin che, felice e contenta, andò ad abbracciare il suo fidanzato; l'altro andò nella direzione di Lanie che lo prese al volo sorridendo.
Javier le si avvicinò e l'abbracciò da dietro, si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò un “Ti vedrei bene con un abito bianco in dosso”.
Mentre la dottoressa e il detective si scambiavano effusioni, Beckett si accorse che un fiore era scappato dal bouquet e stava scendendo lentamente verso di lei cullato dall'aria.
Alzò la mano e attese che quella margherita bianca si posasse su di essa, con il cappotto erano difficili i movimenti.
La strinse per il gambo e la portò al naso, odorandone intensamente l'aroma, si voltò per incamminarsi verso il tendone, dove si sarebbe svolto il rinfresco, e si ritrovò a un palmo lo scrittore.
- Hey – esclamò l'uomo.
Kate sorrise ma non disse nulla. Si spostò e si avviò. Non era arrabbiata con l'uomo, ma le faceva piacere vederlo in quello stato.

Richard e Katherine entrarono nella grande sala del ricevimento affiancati.
Il tendone era addobbato in maniera magnifica, era in stile barocco, finte colonne costeggiavano i quattro lati e tra esse erano posti dei piccoli divanetti tre posti.
La sala era divisa in due, nella parte a destra vi erano tutti i tavoli, apparecchiati in maniera magnifica, segnaposto ad ogni persona e centrotavolo floreale; nella parte sinistra non vi era nulla, lo spazio era stato lasciato vuoto per le danze.
La donna era esterrefatta e nel mentre che osservava il tutto si levò il cappotto - Non è bellissimo? - chiese al suo compagno.
Castle la guardò - Oh si, come te... - realizzò e si corresse velocemente - Com'èTeatraleQuestoPosto!
Non lo fece notare, ma la detective aveva capito ciò che lo scrittore aveva appena detto e sorrise mentalmente nel vedere come si era corretto.
- Andiamo a prendere posto?
- Si. Meglio.
L'abito che indossava Beckett era lungo fin sopra le ginocchia, senza maniche, di seta fluttuante. Le spalline erano più strette sopra le spalle per poi farsi sempre più larghe avvolgendo i seni per terminare sotto ad essi, costituendo contemporaneamente la parte alta dell’abito e creando una scollatura molto profonda. Sotto il seno vi era una cintura generosa e larga dalla quale poi la stoffa scendeva lunga e morbida.
Il vestito era bicolore: blu al centro e azzurro all’esterno, una combinazione fantastica, il che non era solo riferito al vestito, ma anche all’effetto che avrebbe creato con gli occhi di Castle.
A completare il tutto ci pensava una stola sulle braccia con la stessa combinazione di colori e un medaglione con dentro la foto di Kate e Johanna.
Il loro tavolo era composto dai membri del distretto e appena si sedettero Castle notò la collana, il suo regalo.
Rimase felice nel vedergliela al collo e rimase ancora più felice nel vedere la foto che era incastonata dentro.

La cena passò tranquillamente, tra una risata e una presa in giro, erano tutti allegri e spensierati.
Parish ed Esposito si guardarono complici e si alzarono per recarsi al tavolo degli sposi, pochi minuti dopo una musica di diffuse per tutto il salone e gli invitati iniziarono a ballare.
Javier prese Kate per il braccio, contro sua volontà, e la portò al centro della pista mentre Lanie prese Rick e fece lo stesso. Poco dopo anche i novelli sposi li raggiunsero.
Sembravano adolescenti ad una festa di compleanno, ridevano e scherzavano come vecchi amici.
Il disk jokey mise canzoni molto varie, dalla disco music ai balli di gruppo, dai lenti ai balli latini e fu proprio in questo momento che Lanie e Javier si guardarono complici.

Temba Tumba Timba dei Los Van Van si diffuse per tutta la sala e Esposito decise che era il momento di una bella Rueda Salsera*; prese il medico e la detective per mano e con un cenno della testa chiamò lo scrittore, da bravo “bailarín” iniziò a chiamare le figure: Dile que si, Dile que no, Pa' ariba, Pà abajo, Enchufla, Enchufla doble, Dame, Paseala, Aguajea, Dame doble, Exhibela, la Hermana, Saludo al Guapo, Sombrero, Setenta, Setentaycinco, Setentaysiete, Dame e ancora Saludo al Guapo. Le due coppie eseguivano gli ordini del “cantante” senza sbagliare un colpo. Avevano attirato l'attenzione di tutti i presenti che li osservarono ammirati e applaudirono alla fine della loro esibizione non voluta.
Kate era imbarazzatissima dalle attenzioni che erano state rivolte verso di loro e con passo veloce e testa bassa si avviò verso il suo posto però, per sua sfortuna, in quel momento partì una bachata e la sua camminata venne interrotta.
Castle l'aveva afferrata per il braccio e, prima che potesse replicare, la portò nuovamente in pista.
Iniziarono a danzare sulle note di Colgando En Tus Manos, canzone che Richard adorava.
Non parlarono per un minuto buono, Rick cantava e Kate lo guardava.

- Perdonato? - l'uomo decise di rompere il silenzio che si era creato.
- Non lo so – rispose la donna mordendosi il labbro.
- Non mi perdoni nemmeno se faccio lo sguardo da cucciolo? - e detto ciò abbassò il labbro inclinando un po' la testa.
Beckett resistette per un po', ma poi cedette a quegli occhioni azzurri – D'accordo!
- Significa che sono stato perdonato?
- Si, sei stato perdonato.
Rick sorrise. - Sai...quel medaglione ti sta proprio bene!
- E'-è davvero bello. Grazie mille!
- Questo e altro per te mia detective.
Kate sorrise automaticamente.
- Ti posso fare una domanda? - il tono di Castle era serio.
La detective annuì.
- Il tuo non è solo saper ballare bene, devi aver fatto per forza qualche corso. Non puoi conoscere tutte le figure che ha chiamato Esposito prima e non puoi non aver sbagliato nulla nell'eseguirle. - chiese curioso mentre ancora ancheggiavano.
- Potresti aver ragione, ma da me non saprai nulla.
- Che ti costa dirmelo? Dai!
- Non ti dirò nulla nemmeno se mi torture con tutti i macchinari del museo della tortura!
- Mi stai sfidando? - domandò malizioso
- Accetteresti la sfida? - gli sussurrò nell'orecchio.
Lasciò l'uomo di stucco e tornò al suo posto sorridendo divertita.
- Castle pulisciti la bocca! stai sbavando! - affermò Lanie passandogli vicino per raggiungere la sua amica al tavolo.




- Buongiorno papà - esclamò Alexis scendendo le scale.
- Zucca! Come stai oggi? Le bolle prudono ancora? - chiese Rick da bravò papà.
- Ho messo il talco mentolato, dà ancora un po' fastidio. - rispose storcendo il naso e sedendosi sullo sgabello di fronte al padre.
- Ti dovevi prendere la varicella proprio tre giorni prima del matrimonio di Ryan. - le porse un piatto di frittelle con un succo di frutta.
- Com'è andata ieri? - domandò addentando una frittella.
- Benissimo! Abbiamo mangiato tantissimo – disse leccandosi il labbro con la lingua – Abbiamo riso, scherzato, ballato e... - Ripensò all'ultima domanda che gli fece la detective mentre abbandonava la pista e si incantò a guardare il nulla.
- Papà? Papà ci sei? Mi senti? Sei connesso? - disse la piccola Castle passando una mano davanti gli occhi del padre.
- Paaaaaaapà? Lo sai che Monica è bella, brava e buona e ai polpi piace giocare a briscola assieme a moby Dick scommettendo cartucce ad inchiostro di seppia? * - non ricevette risposta – PAPA'! - urlò e riuscì a destare l'uomo dai suoi pensieri.
- Scusa? Dicevi? I polpi?
- Oddio sei incorreggibile! Parlavi del matrimonio!
- Ah, si, giusto. E' stato davvero bello, gli sposi erano magnifici e ci siamo divertiti tantissimo! - Appoggiò i gomiti sul bancone e tirò fuori dalla tasca dei jeans un lecca-lecca.
- E quello che cos'è? - chiese indicando l'oggetto che l'uomo aveva appena messo in bocca.
- E' un lecca-lecca! - rispose fiero Richard.
- E da dove salta fuori?
- Me lo ha regalato Beckett ieri sera. - sorrise.
Alexis fece il giro del bancone e andò ad abbracciare quel bambinone che non sarebbe cresciuto mai.


L'Angolo di Angol,
E siamo giunti alla fine di questo mio folle viaggio che spero vi sia piaciuto.
Prima dei miei sproloqui vi esplico gli asterischi.
1* Da notare che non ho mai nominato Jenny U_U per quanto mi riguarda la sposa sono io!
2* Bueno, la rueda è una particolare versione della salsa cubana, ballata da più coppie che si dispongono a formare un grande cerchio, e dove le figure vengono "chiamate" da uno dei ballerini che ha la funzione di capo rueda "cantante".
3* Per la frase di Monica è brava bella e i polipi etc etc voglio ringraziare Momi Monica (Cutuletta) e Laura (laureta) che al mio appello "ditemi la prima frase che vi viene in mente" hanno sparato quelle due xD
Adesso posso sproloquiare.
4* Per chi volesse, ecco il vestito di Kate, ringrazio la Cris che mi ha aiutato a descriverlo e trovarlo. Inizialmente era rosa, ma ho pensato che in blu fosse più bello, così gli ho cambiato il colore ET VOILA'
Io mi sono divertita a scrivere questa folle storia e spero che voi vi siate divertite a leggerla.
Questo è il mio ultimo capitolo, partirò tra qualche giorno e tornerò solo a settembre, quindi li libererete di me per un mese e passa. *si alzarono cori di alleluja*
Ringrazio chiunque abbia aperto questa pagina per leggere la storia! Grazie davvero!
Non posso che augurarvi buone vacanze e terminare con:
Take it Scialla and Stay Shiny!
Oplà!
La Fe =*
 
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evidence
view post Posted on 24/7/2011, 14:47




Chiusura in grande armonia. Mi sono piaciuti molto i dettagli del vestito e soprattutto dei balli.
Da brava seguace del "Signore Oscuro" non ci concedi mai troppo miele tra Castle & Beckett, ma comunque li hai descritti lo stesso in maniera molto dolce e divertente!
Buone vacanze, alla prossima storia!
 
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41 replies since 27/6/2011, 13:52   387 views
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