Rosencrantz e Guildenstern sono morti

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 12/10/2010, 09:39

Advanced Member
******

Group:
Testimone
Posts:
8,218

Status:


COS'E'?
Rosencrantz e Guildenstern sono morti è un film di Tom Stoppard del 1990, trasposizione cinematografica della commedia omonima. Per tutto il film Rosencrantz e Guildenstern sono impegnati in complesse ed assurde elucubrazioni sulla natura del caso e della morte, senza giungere a soluzioni certe o a risposte esaustive.

TRAMA
Da Amleto di Shakespeare T. Stoppard ritaglia due personaggi marginali, già compagni di università del principe di Danimarca, Amleto.
Rosencrantz e Guildenstern vengono chiamati dal re che ha usurpato il trono, ed ucciso il padre di Amleto, per indagare su cosa affligge il principe e sulla sua pazzia.

La Trama completa (con tutti gli spoiler)
SPOILER (click to view)
Il film, come l’opera teatrale omonima di Tom Stoppard, si concentra su Rosencrantz e Guildenstern, amici d’infanzia di Amleto, che, se nella tragedia di Shakespeare hanno un ruolo marginale, nel film assumono il ruolo principale.

Il film comincia con il loro viaggio alla volta del castello di Elsinore, sebbene sembrino aver dimenticato perché siano in viaggio se non addirittura dove. Rosencrantz continua a lanciare una moneta, da cui immancabilmente esce testa. Conclude che vi deve essere qualcosa di sbagliato nella realtà, probabilmente un’eco delle parole di Amleto "Time is out of joint" ("Il tempo è fuori dai cardini").

Decidono di proseguire, dopo aver stabilito dove e perché, in fretta, per essere poi fermati da una compagnia di attori tragici. Durante la conversazione con il capo della compagnia vengono misteriosamente introdotti nell’azione dell’Amleto. Si aggirano per il castello e ne percorrono le sale, per ritornare nel punto da cui erano partiti. Fanno infine la loro comparsa il Re e la Regina, che dicono di averli chiamati, come nell’originale di Shakespeare, per far divertire Amleto e indagare sulle cause della sua improvvisa afflizione.

Rosencrantz e Guildenstern si dichiarano pronti ad obbedire qualsiasi ordine dei sovrani, con parole piene di cavalleresca galanteria, ma subito dopo si interrogano in cosa consista concretamente la cospicua ricompensa promessa e infine si rammaricano di aver accettato un tale arduo compito.

Per prepararsi al colloquio con Amleto, decidono di giocare al gioco delle domande, e schierati in un rudimentale campo da tennis uno fa una domanda all’altro, cui questo risponde con una controdomanda altrimenti perde. Guildenstern poi finge di essere Amleto e si fa interrogare da Rosencrantz. Amleto tuttavia è elusivo e assurdo nelle poche parole che riescono a strappargli. Inutilmente cercano di interpretare il senso delle parole che ha detto loro.

Nel frattempo Rosencrantz e Guildenstern seguono la compagnia nel castello, e ne osservano le prove. Davanti a loro e a un pubblico di villici, che ride di fronte alle azioni drammatiche e non capisce la logica degli avvenimenti, viene portato in scena, senza che gli attori lo dicano, proprio ciò che deve ancora svolgersi della vicenda di Amleto: oltre alla carneficina alla corte, gli spettatori vedono due uomini impiccati e Rosencrantz si tocca inavvertitamente il collo.

Rosencrantz e Guildenstern avviano con il capo degli attori una conversazione sul destino e sulla morte. Gli chiedono se loro possono operare dei cambiamenti nella trama delle tragedie che rappresentano ma quest’ultimo afferma che per tutti la parte è già scritta e, inevitabilmente, alla fine della rappresentazione tutti sono segnati alla morte. La tragedia che gli attori preparano viene infine rappresentata davanti alla Regina e al Re, che lascia la sala in preda allo shock. Rosencrantz e Guildenstern, davanti a cui la tragedia è stata più volte rappresentata, non capiscono il perché di questo comportamento del Re.

Rosencrantz e Guildenstern ricevono allora il compito di scortare Amleto in Inghilterra e si ritrovano su una nave diretta in Inghilterra, senza sapere come. Rosencrantz si agita e Guildenstern, per tranquillizzarlo decide di fargli imitare il Re d’Inghilterra, mentre lui cercherà di spiegargli perché loro sono diretti lì. Aprono così la lettera sigillata e scoprono che comanda l’uccisione del principe. Rosencrantz crede che dovrebbero avvertire Amleto, visto che loro sarebbero i suoi vecchi amici. Tuttavia Guildenstern pensa che non devono modificare il naturale corso degli eventi e che la morte è inarrestabile e forse nemmeno così male come si dice. Decidono quindi di fingere di non averla mai vista. Mentre dormono Amleto sostituisce la lettera e, come nella tragedia di Shakespeare, fugge sulla nave di pirati che li aveva attaccati. Rosencrantz e Guildenstern sono costretti a notare che ora che Amleto è fuggito non possono più portare a termine il loro compito. Di nuovo praticano lo scambio di ruolo di prima e aprono di nuovo la lettera, solo che questa volta vi sono i nomi di Rosencrantz e Guildenstern al posto di quello di Amleto.

Lo smarrimento assale nuovamente Rosencrantz e Guildenstern, che si rifiutano di credere che devono morire. Il capo degli attori non capisce la loro agitazione, visto che secondo la sua esperienza di attore tragico tutto deve finire con la morte. Per mostrare all’attore cos’è davvero la morte, Guildenstern gli prende il pugnale e lo colpisce. Si tratta però di un pugnale da teatro e il capo degli attori sopravvive. Rosencrantz e Guildenstern sono appesi alla corda dell’impiccagione e infine l'Ambasciatore Inglese, annuncia alla corte di Danimarca la morte di Rosencrantz e Guildenstern.

Nell’ultima scena si vede il carro della compagnia che prosegue la sua via tra le montagne.


image

Interpretazione di Wikipedia X3
SPOILER (click to view)
Quando Rosencrantz e Guildenstern incontrano la prima volta la compagnia di attori e costoro danno dimostrazione della loro abilità per conquistare i due spettatori come pubblico, nel mezzo della rappresentazione si apre una valigia sul carro degli attori, da cui fuoriescono dei pentagrammi. In alcune scene del film questi fogli continuano a ricomparire, dando l’impressione che Rosencrantz e Guildenstern non abbiano mai veramente abbandonato il carro degli attori: proseguono il viaggio, tuttavia sono imprigionati nella scena, o, come dice il capo degli attori, sono parte della rappresentazione. Quest’impressione è rafforzata dal cambio di scene, repentino e improvviso tanto che Rosencrantz e Guildenstern non sanno mai come abbiano raggiunto i diversi luoghi. Dalla foresta alla sala da ballo della corte, da dietro un arazzo della camera della madre di Amleto, la Regina, alla nave che viaggia in direzione dell’Inghilterra: il ritmo incalza e a loro non rimane possibilità di capire come vi siano arrivati e dove siano.

Rosencrantz e Guildenstern non sanno mai chi sia l’uno, chi l’altro e il mondo esterno non li aiuta a fissarli in un’identità: dopo aver affidato loro il compito di sondare Amleto, il Re si accomiata salutandoli per nome, la Regina fa lo stesso ma scambiando i nomi.

Rosencrantz prepara un panino fatto come un hamburger ma non lo mangia dopo che Guildenstern lo critica per giocare sempre con il cibo. Fa l’esperienza di Galilei con il sasso e la piuma, come a Newton una mela gli cade sulla testa facendogli intuire l’effetto della gravità: sembra ogni volta essere sul punto di aver scoperto la legge sottesa al fenomeno, sta per parlare ma poi tace. Similmente, mentre si fa il bagno fa propria l'esperienza del Principio di Archimede. Inoltre con il torsolo di una mela inventa un rudimentale motore a vapore e con uno dei fogli di carta costruisce un moderno aeroplano: Guildenstern, impegnato a capire l’evolversi della vicenda, glieli distrugge scocciato.


Trailer (fanmade)


Una parte del film (fino al gioco delle domande)
E la versione inglese (solo il gioco delle domande)
 
Top
0 replies since 12/10/2010, 09:39   41 views
  Share