El Baile de la Muerte

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Angol‚
view post Posted on 27/6/2011, 13:52




EL BAILE DE LA MUERTE



Parte Prima

Una scala antincendio in una stradina isolata.
Briciole di pane a formare un percorso.
Segui il percorso.
Un muro, strada senza uscita, quattro cassonetti della spazzatura.
Un braccio e una scia di sangue.
Segui la scia.
Un uomo, spalla mutilata.
La camicia strappata e un'incisione sul petto.
"Pobre Diablo".






Una ragazza rossa di capelli diede un bacio all'uomo seduto sullo sgabello della cucina.

- Buongiorno Figlia!
- Padre!
- Come va?
- Bene, pronto per oggi?
- Sempre pronto ad affrontare un omicidio.
- Non intendevo quello papà.
- Ah no?
- Che giorno è oggi?
- Martedì.
- E cosa devi fare questo martedì?
- Andare al lavoro?
- Papà!
- Non mi sovviene proprio...
- Se ti dico analisi?
- NO! Le analisi?
- Del sangue, hai il controllo di routine.
- Ma non posso.
- Perchè?
- Devo andare al distretto.
- Ma Beckett non ha chiamato!

In quel momento il telefono squillò, salvando la vita al povero scrittore.

- Qui parla Castle, lasciare un messaggio dopo il segnale acustico. Smack!
- Castle abbiamo un omicidio.
- Chissà perchè lo avevo immaginato. Dove?
- West 72nd Street
- Arrivo!

Attaccò e guardò la figlia con uno sguardo da cucciolo.

- Salvato sul più bello.
- Come vedi non posso.
- Vorrà dire che sposterò la visita, non scappi alla siringa padre!
- Staremo a vedere!

Uscì velocemente di casa per raggiungere la donna sulla scena del crimine.




Arrivò poco dopo dalla donna e le porse il caffè di tutti i giorni.

- Buongiorno detective!
- Giorno Castle.
- Sappiamo già chi è la vittima?
- No, Lanie sta ancora esaminando il corpo, andiamo a vedere.

- Beckett!
- Ryan, chi è la vittima?
- Handy Crum, 45 anni, nato a New York.
- Rapina?
- No, ha ancora tutti i documenti.
- Omicidio.

Superarono il nastro giallo e si avvicinarono al corpo.

- Dottoressa Parish.
- Detective.
- Cosa ci sai dire?
- E' morto tra le 2 e le 3 di questa notte, pugnalato alle spalle, colpo secco, ha perforato un pomone. Si presume un coltello da cucina, ti saprò dire meglio dopo l'autopsia. Inoltre l'assassino ha lasciato un segno del suo passaggio, dopo aver pugnalato la vittima essa è caduta all'indietro e sopra il suo petto, sempre con lo stesso coltello è stata incisa questa scritta.

La detective si abbassò per osservare meglio il dettaglio.
"Pobre Diablo"

- Povero Diavolo
- Potrebbe essere il nome del nostro assassino.
- Oppure potrebbe essere il soprannome! Magari lavora alla CIA oppure è dell'FBI, è stato scoperto ed è stato eliminato!
- Castle queste teoria ti piacciono molto vero?
- Per la legge delle probabilità prima o poi indovinerò!

Alzò gli occhi al cielo e ringraziò il medico legale, chiedendole di farle avere i risultati il prima possibile.

- Ryan, Esposito voglio sapere vita, morte e miracoli di Handy Crum.
- Agli ordini.
- Beckett.
- Che c'è Castle?
- La morte già la sai, quindi ti devono far sapere solo vita e miracoli.

Scosse la testa roteando gli occhi, si girò leggermente e sorrise.





La donna si avvinò alla lavagna bianca e iniziò a riempirla.
Fece la linea del tempo e tra le barre delle 2 e le 3 fece una parentesi graffa e scrisse "Morte".
Attaccò le foto della vittima in vita e quelle in morte, accanto mise il dettaglio della scritta.
Preparò la sezione testimoni, quella sospettati e attese notizie dai due agenti.
Tornò a sedersi e guardò lo scrittore che stranamente era stato silenzioso e non aveva fatto molte domande.

- Hey Castle?
- Si?
- Come mai così tranquillo? Non hai qualche teoria strana? A parte quella della CIA.
- Sinceramente no...
- A cosa pensi?
- A una discussione che ho avuto con Alexis questa mattina.
- E' successo qualcosa di grave?
- No, no.

Per la seconda volta fu salvato, Ryan ed Esposito erano tornati con le notizie sul cadavere.
Non poteva dire alla detective il complemento oggetto della discussione.

- Allora, la vittima era un uomo tranquillo, faceva il pasticcere fino a qualche mese fa. Il portiere dello stabile ha detto che usciva poco di casa e quando lo faceva era prevalentemente la sera dalle 20 alle 2 circa. - disse Esposito.
- Quindi si presume che nell'orario della morte era fuori casa. Tutti i giorni?
- No, solamente il lunedì, il mercoledì e il sabato. - questa volta fu Ryan a parlare.
- E dove andava?
- Questo il portiere non lo sapeva. Chiedendo in giro abbiamo scoperto che era orfano, non aveva parenti e le uniche due persone che lo andavano a trovare spesso sono... - girò il foglio del taccuino che aveva in mano e continuò - il suo migliore amico e la rispettiva fidanzata.
- Aveva delle relazioni? - chiese lo scrittore.
- No, era single. - rispose l'irlandese.
- Abbiamo l'indirizzo della pasticceria?
- Si, e indovina un po'? E' la parallela della strada nel quale è stato ritrovato il corpo.
- Interessante. Castle hai voglia di mettere su qualche chilo?
- Solo se poi mi aiuti tu a perderli.
- In effetti ti dovresti mettere in forma.
- Io sono in forma!
- Si, forma di parmigiano.

La donna si alzò, prese la giacca e si diresse all'ascensore, lo scrittore rimase indietro, fece l'occhiolino ai suoi amici e quando giunse di fronte alle porte le vide chiudersi.

- Inizia a perdere la pancetta facendo le scale Castle.

L'uomo fece una faccia sconvolta, odiava fare le scale, per fortuna erano in discesa.
Arrivò giù con il fiatone e vide la donna che lo aspettava poggiata alla macchina.

- Ce l'hai fatta!
- P-Perchè - riprese fiato - M-mi hai fatto questo? - respirò di nuovo.
- Mi hai detto tu di aiutarti no? E io l'ho fatto.
- Non intendevo proprio in questo modo - replicò l'uomo alzando il sopracciglio maliziosamente.
- Sali in macchina atleta, abbiamo una pasticceria da visitare.


L'angolo di Angol,
Eccomi tornata con un'altra storia.
E' un'esperimento, ho provato a scrivere seguendo le linee base di un episodio.
Potrebbe sembrare banale e noioso, ma ho inserito un pizzico di Angol, dentro ogni capitolo e la parte finale è una comicità totale xD
Spero seguiate questa mia pazzia di soli Nove capitoli, ebbene si, l'ho scritta tutta prima di pubblicarla xD
So...Enjoy!
=*
 
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evidence
view post Posted on 27/6/2011, 14:01




Il caso sembra interessante ed i battibecchi Castle/Beckett sono perfetti. L'inizio mi piace, quindi seguirò sicuramente questa FF.
 
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KateBeckett
view post Posted on 27/6/2011, 16:31




Intrigante come inizio! Si prospetta bene! Brava!!!^^
 
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ely*83
view post Posted on 27/6/2011, 17:42




mi piace :XD:

CITAZIONE
Non poteva dire alla detective il complemento oggetto della discussione.

ma perchè?? mmmmm dubbi
 
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Irene!
view post Posted on 28/6/2011, 16:49




CITAZIONE
Si, forma di parmigiano.

ahahah troppo bella questa comunque l'inizio mi piace aspetto la prossima!!! :)
 
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Angol‚
view post Posted on 28/6/2011, 17:19




Parte Seconda

Furono costretti a parcheggiare lungo la strada principale poichè la stradina secondaria era esclusivamente pedonale.
Il negozio aveva un piccola insegna luminosa blu sul davanti, 'The Rica's Place'.
Entrando si stagliava un lungo bancone strapieno di ogni tipo di dolce, pasticcino o cornetto esistente al mondo.
Il locale continuava a destra dell'entrata dove vi erano i frigoriferi contenenti le torte fresche, davanti a quest'ultimi tre piccoli tavolini con due sedie ciascuno.
La detective e l'uomo si diressero alla cassa che collegava i due banconi, suonarono il piccolo campanello, che somigliava molto a quello delle reception degli hotel.
Un omone grande e ben piazzato uscì da una porta laterale del negozio.
Era un tipo particolare, aveva due grandi baffi sul volto, portava un grembiule bianco sulla pancia, sembrava più un pizzaiolo che un pasticcere.
Mise le mani sui fianchi e rivolse la sua attenzione ai due.

- Prego, desiderate?

La donna tirò fuori il suo distintivo e si presentò.

- Detective Kate Beckett, NYPD. Lui è Richard Castle.
- Posso aiutarvi in quale modo?

La sua voce era tranquilla, si rivolse con estrema gentilezza alla coppia, l'apparenza inganna davvero.

- Conosce per caso il signor Handy Crum?
- Crum? Si certo, ha lavorato qui per molti anni, giusto qualche mese fa si è licenziato, è stata una grande perdita, era davvero un bravo pasticcere, i suoi cornetti erano magnifici. Come mai? E' nei guai?
- E' stato ucciso.
- U-ucciso.

L'uomo sgranò notevolmente gli occhi e ebbe quasi un mancamento, le mani tremavano.

- Non può essere stato ucciso...non Handy...chi mai avrebbe fatto una cosa del genere?
- Mi dispiace davvero, però, devo seguire la procedura, le posso fare qualche domanda?
- S-si, certo.
- Cosa mi sa dire sul signor Crum?
- Era un uomo gentile, aveva sempre il sorriso sulle labbra; parlava con tutti, probabilmente perchè da piccolo passò la sua infanzia in un orfanotrofio.
- Aveva parenti, amici?
- Parenti non mi pare, amici si, era molto legato al mio altro dipendente e automaticamente alla sua ragazza.
- E' possibile avere i nomi?
- Si certo, sono Vicktor Welling e Katarina Rinfreld.
- Grazie mille è stato davvero gentile, si tenga disponibile.
- Grazie a lei detective.

Si strinsero la mano e poi la donna uscì dal negozio con lo scrittore a seguito.
Salirono in macchina.

- Allora?
- Allora cosa Castle?
- Che ne pensi?
- Non penso sia lui il colpevole.
- Troppo tranquillo.
- La sua reazione, il tremolio delle mani è stato il segno che mi ha fatto capire che era innocente.
- Come mai?
- E' la stessa che ha avuto mio padre.
- Ah...
- Direi che non abbiamo una pista.
- Ma abbiamo due nomi.
- Chiamo Esposito e Ryan e li faccio convocare.



Richard e Katherine arrivano al distretto poco prima del migliore amico della vittima.

Vicktor Welling era un uomo magro, alto circa un metro e ottanta.
Aveva un corpo muscoloso anche se era minuto.
Gli occhi azzurri, quasi di ghiaccio, la barba non fatta.
Sedeva sul divanetto della sala ricevimento parenti con aria assente.
Era sporto in avanti con le mani giunte, poggiate sopra le ginocchia.
Ogni tanto si tirava indietro e si passava una mano tra i capelli.
La detective fece un respiro ed aprì la porta.
A quel rumore l'uomo si destò e si alzò in piedi.

- Vicktor Welling, piacere sono la detective Kate Beckett, lui è Richard Castle. - disse mentre gli porse la mano.
- Piacere detective, signor Castle. - rispose al saluto e alla stretta di mano.
- Immagino che sappia già perchè è qui, sono dispiaciuta per il suo amico.

L'uomo annuì e si sedette nuovamente. Abbassò lo sguardo.

- Che rapporti aveva con Handy Crum? - chiese mentre prendeva posto sulla sedia.
- È-era il mio migliore amico, ci conoscevamo dal college. Eravamo inseparabili e così siamo rimasti...
- Quand'è stata l'ultima volta che l'ha visto? - chiese lo scrittore con fare delicato.
- Lunedì sera, al corso di salsa.
- Corso di salsa?
- Si, a ottobre io, la mia ragazza e Handy abbiamo iniziato un corso di salsa.
- Che giorni si tiene questo corso?
- Lunedì, mercoledì e sabato, dalle 20 alle 23 circa.
- Grazie mille, sa per caso dove possiamo trovare Katarina Rinfreld? Non era a casa.
- Questa mattina è partita, è andata a trovare i genitori, tornerà domani verso l'ora di pranzo.
- Grazie mille per la collaborazione signor Welling, si tenga disponibile.

Si alzarono e si strinsero la mano.
Appena l'uomo uscì lo scrittore si piazzò davanti alla detective, aveva una delle sue teorie e la voleva esporre, ma prima voleva sapere cosa pensava la donna.

- Colpevole?
- Probabile.
- Le mani che tremavano?
- Lo sguardo basso...
- ...il parlare al passato.
- Vedo che hai imparato dopo tutto questo tempo.
- Perplessa?
- E' un omicidio che apparentemente sembra complicato, ma so che è stupido.
- Ho una teoria. - esclamò l'uomo mentre si dirigevano verso la scrivania.
- Ti prego basta con gli alieni. - rispose la donna seguendo lo scrittore.
- Non penso solo agli alieni! - concluse offeso.
- Ti prego non attaccare con CIA!
- E' davvero questi che pensi di me? Che elaboro solo teorie sulla CIA e sugli alieni?
- Castle! - si sedette e lo rimproverò con lo sguardo.
- Secondo me è stato il capo pasticcere! - alzò un dito in aria – Crum era uno dei suoi migliori creatori, si è licenziato, Carlos Huma ha provando a convincerlo a tornare ma Crum non ha ceduto e così Huma lo ha ucciso! Non fa una piega.
- Bene e dopo questa teoria direi di convocare il pasticcere e vedere se il suo alibi regge. - prese il telefono.
- Mi stai dando retta? - chiese stupito.
- No, avevo già pensato ad una cosa del genere subito dopo aver parlato con Carlos Huma questa mattina.
- Oh. - lo stupore divenne delusione.




Carlos Huma era già nella sala interrogatori quando la detective e lo scrittore entrarono. Come sempre presero posto, uno accanto all'altra, spalle alla sala di osservazione.
Richard poggiò le mani unite sul tavolo sporgendosi in avanti, mentre Kate si poggiò allo schienale e incrociò le braccia.

- Signor Huma, l'abbiamo convocata per chiederle dove era la notte dell'omicidio.
- Non starete sospettando di me spero, sono innocente! Io volevo bene a Handy.
- Stiamo considerando tutte le variabili possibili. Dov'è era la notte tra lunedì e martedì, dalle due alle tre?
- E-ero in pasticceria, come ogni mattina, quando si hanno consegne da fare bisogna sempre iniziare il lavoro molto presto, un po' come i fornai.
- C'è qualcuno che può confermare il suo alibi?
- Non saprei, ero da solo in laboratorio, però...
- ...però? - lo incalzò la donna.
- Il ragazzo delle consegna scatole. Solitamente vengono verso le tre e mezza ma quella mattina venne prima.
- Si ricorda che ora fosse?
- Saranno state le due e venti più o meno.
- Verificheremo il suo alibi, grazie signor Huma. - si congedò con un saluto.


Il telefono squillava sulla scrivania della donna, ma lei era ancora in corridoio con lo scrittore.
Rispose Esposito.
Quando attaccò chiamò Kate, Lanie aveva novità.
Andarono in obitorio, dove il medico legale li stava aspettando con il suo grembiule rosa coordinato ai guanti, anch'essi rosa.

- Beckett. Castle. - esclamò con un cenno del capo.
- Esposito mi ha detto che hai novità.
- Esatto. - con la mano disse ai due di avvicinarsi al corpo. - L'ora della morte è collocabile tra le due e trenta e le due e quarantacinque. Il braccio è stato tagliato prima della morte. La pelle è più lacera. Il colpo alla schiena è stato fatto da un taglierino per carta, molto simile ad un coltello ma senza dentature. L'assassino non voleva uccidere davvero la vittima, guardate l'inclinazione del colpo.
I due si avvicinarono contemporaneamente al tavolo di ferro e si sfiorarono leggermente la spalla l'un l'altro.
Kate si tirò subito indietro e guardando Lanie disse – E' un colpo laterale.
- Esattamente, ciò significa che la nostra vittima stava scappando e l'assassino per evitare che chiamasse aiuto l'ha pugnalato.
- Grazie mille Lanie. Se trovi altro facci sapere.
- Certamente.

Lasciarono il medico forense e mentre si avviavano all'uscita l'uomo parlò.

- Quindi se ho capito bene, Crum stava scappando e l'assassino lo ha ucciso. Ma perchè tagliarli il braccio destro prima? Quale scopo?
- E' quello che dobbiamo scoprire.
- Che si fa ora?
- Nulla, andiamo a casa e domani mattina presto ci rechiamo al distretto per interrogare la ragazza di Welling, vediamo se lei ci sa dire qualcosa di più sulla nostra vittima.


L'indomani mattina, come ogni giorno Castle si presentò al distretto con due caffè. La donna era seduta alla sua scrivania, aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo alta.
Era impegnata nel leggere un fascicolo.

- Buongiorno detective – esordì lo scrittore.
- Giorno Castle – rispose alzando leggermente lo sguardo. Prese il suo caffè e sorrise in segno di gratitudine.
- Novità sul caso?
- Ryan ed Esposito sono andati a fare una visitina a Katarina Rinfreld, saranno qui a momenti – finì appena in tempo di dire la frase che quelli fecero la loro comparsa dall'ascensore.

Scortavano una ragazza molto bella, aveva un portamento elegante, non era molto alta, aveva i capelli castani e gli occhi verdi. Era magra e camminava con aria solenne.
All'apparenza una ragazza normale.
La fecero accomodare nella sala ricevimento parenti, meglio non metterle agitazione.
Beckett entrò insieme a Castle e come sempre si presentarono.

- Signorina Rinfreld sa perchè è stata convocata?
- Sinceramente no, sono tornata questa mattina da una visita ai miei genitori e mi sono ritrovata quei due agenti davanti la porta di casa.
- Conosce Handy Crum?
- Si certo è il migliore amico del mio fidanzato.
- E' stato ucciso tra la notte di lunedì e martedì.
- C-cosa? - si portò le mani davanti alla bocca e gli occhi si fecero lucidi. Iniziò a piangere.
- Sono dispiaciuta, il suo ragazzo non le ha detto nulla? - vide la donna continuava a piangere singhiozzando. - Vuole un bicchiere d'acqua? - annui.
Guardò Castle che la capì al volo ed uscì dalla stanza.
Tornò poco dopo con un bicchiere di acqua fresca, lo porse alla donna che accettò e ne bevve un sorso.
- Signora Rinfreld se la sente di parlare?
Annuì.
- Che rapporti aveva con il signor Crum?
- E-era il migliore amico di Vicktor, ci conoscevamo da molto tempo oramai, frequentavamo lo stesso corso di salsa.
- Dove si trovava la sera dell'omicidio?
- D-dalle 20 come ogni lunedì eravamo a lezione...
- Eravamo?
- Si, ero con Vicktor e Handy.
- Prego vada avanti. - segnò qualcosa sul blocchetto che aveva in mano.
- Siamo rimasti li fino alle 23, poi siamo andati al Barrio Latino, un locale di salsa, siamo rimasti fino alle tre e mezzo circa.
- E' rimasta tutta la sera con il signor Crum e il signor Welling?
- Si, più o meno, verso le due meno 10 Vicktor è dovuto andare via, sa, per delle consegne, insieme a lui si è allontanato anche Handy.
- Consegne?
- Si, è un fattorino che porta scatoloni alla pasticcerie in città.
- Fino a che ora è rimasto fuori dal locale?
- Saranno state più o meno le tre e dieci.
- Per caso ha notato qualcosa di strano nelle ultime settimane?
- No di strano no, anche se alle ultime lezioni di salsa ogni volta che ballavo con Handy, Vicktor storceva il naso e Handy era molto teso.
- Come mai ballava con Handy e non con il suo ragazzo?
- Vicktor si è rotto il tendine di Achille e quindi non può fare molto movimento.
- Capisco. Grazie mille signorina Rinfreld. Si tenga disponibile.
- Grazie a lei.

Uscì dalla stanza.
Castle guardò Beckett.

- L'alibi di Huma è stato confermato?
- Si, abbiamo avuto le ricevute elettroniche, erano le due e 21. Però non capisco come mai Vicktor ha fatto la consegna e si è portato con se Crum, non ha senso.
- Hai aggiornato Montgomery sul caso?
- No, vado.



Bussò alla porta del capitano e quando ricevette il permesso entrò.

- Vieni Beckett. Novità sul caso?
- Si signore. Questa mattina è stata interrogata Katarina Rinfreld, confermato l'alibi del capo pasticcere e abbiamo ricevuto nuove informazioni su Welling.
Quest'ultimo era infastidito ogni volta ce al corso di salsa Crum ballava con la ragazza.
- Hai il fascicolo?
- Ryan ed Esposito lo stanno aggiornando con il verbale delle indagini.
- Quando è pronto fammelo portare.
- Perfetto – disse mentre si avviava verso la porta.
- Beckett!
- Si? - si fermò e si girò.
- Questa sera vai con Castle al corso di salsa e controlla il comportamento di Welling.
Rimase perplessa ma annuì.
Uscì e tornò alla sua scrivania.
Castle era li che l'aspettava.

- Castle sai ballare?
- Sono un ballerino nato. È un invito?
- Potrebbe.
- Dove si va?
- A fare un corso di salsa.







L'angolo di Angol,
Il locale che ho descritto è la pasticceria "5 Stelle" per chi è di Roma la conosce bene! Q___
penso di morire ogni volta che entro li xD

'The Rica's Place'---> No, non è un riferimento casuale, è un riferimento vero e proprio xD

anche questo capitolo magari può sembrare noiosetto. però le indagini devono andare avanti e come andranno avanti xD
nel prossimo capitolo ci divertiremo ballando la salsa!
ATTACCA CICCIO!
 
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ely*83
view post Posted on 28/6/2011, 17:37




wow, che capitolo lungo!!!! bella la storia, interessante e curiosa.. 'sto corso a 3 da dove t'è venuto?? :XD:

ci sarà da divertirsi con quei due zucconi al corso di latino ahahahaha

brava angol!!! mi piace :)
 
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evidence
view post Posted on 28/6/2011, 19:36




Oh sì, il corso di salsa mi piace assai! Li avrei visti benissimo anche in un corso di tango, però me li immagino già a muoversi in pista su ritmi latino-americani. E poi è un buon modo per Castle per perdere la pancetta che gli rimprovera Beckett.
 
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KateBeckett
view post Posted on 28/6/2011, 19:43




Ok...l'immagine di Kate e Rick che ballano la salsa ad una gara di ballo mi sta facendo morire dal ridere! =D
Non vedo l'ora di leggere il seguito!^^
 
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Katherine*27.O3
view post Posted on 29/6/2011, 15:04




CITAZIONE
Il negozio aveva un piccola insegna luminosa blu sul davanti, 'The Rica's Place'.

Shuashuashua, Rica rocks!

Bella FF, Fede, davvero complimenti.
Il caso mi sta prendendo moltissimo.
Non vedo l'ora di vedere Beck e Rick alle prese con la salsa!
 
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Irene!
view post Posted on 29/6/2011, 19:13




Capitolo fantastico ovviamente mi piace come si avolve il caso e be la parte finale è tutta un programma non vedo l'ora di leggere il seguito gia m'immagino Rich e Kate che ballano xD
 
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Angol‚
view post Posted on 30/6/2011, 22:38




Grazie mille ragazze =)
 
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lady nikki
view post Posted on 1/7/2011, 14:24




ho letto la storia tutta d'un fiato,mi piace assai!!!non vedo l'ora da vedere i nostri due protagonisti preferiti alle prese col ballo!!
 
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Angol‚
view post Posted on 1/7/2011, 14:38




Parte Terza

Il campanello suonò, Martha aprì la porta e si trovò la detective davanti, in tutto il suo splendore.

- Kate!
- Martha! Come stai? - abbracciò la donna affettuosamente.
- Oh bene tesoro, tu? Sei uno schianto!
- Grazie! Io sto bene. Castle è pronto?
- E' ancora di sopra. RICHARD E' ARRIVATA BECKETT SBRIGATI! Uomini. - disse con un gesto teatrale – Dove andate di bello? Cenetta fuori?
- Veramente è un'operazione sotto copertura. Stiamo andando ad un corso di salsa.
- Che bello! Lo sai che Richard quando era giovane adorava...
- Fare nulla. - la interruppe l'uomo, mentre faceva il suo ingresso scendendo le scale.
La detective lo guardò incuriosita.

- Adorava? - provò a chiedere.
- Andiamo? Vogliamo andare? Ok? - chiese nervoso mentre prese la sua partner sotto braccio.
- Ciao Mamma!
- Buon divertimento ragazzi!
- Grazie Martha.

Uscirono di casa.

Come aveva previsto fu Beckett a guidare, arrivarono alla scuola con un po' di ritardo, la lezione era iniziata da pochi minuti. Il gruppo CUBA3 stava facendo il riscaldamento.

Fino ad allora Richard non aveva avuto l'occasione di osservare l'abbigliamento della donna. Portava un paio di pantaloni attillati, leggings color jeans, la maglietta era beige smanicata, con le bretelline sottili, lunga fino al sedere, ma non lo copriva.
Le scarpe, stranamente, non tanto alte, decoltè marroni.
Slanciavano ancora di più la sua figura, era truccata poco ma l'ombretto chiaro faceva risaltare i suoi occhi.
I capelli erano sciolti e lisci, era la prima cosa che aveva notato, si era fatta la piastra. - Bellissima – era l'unico pensiero che vagava per la testa dello scrittore.
Anch'egli non era da meno, aveva messo dei jeans bianchi e una camicia nera, lasciata cadere morbida fuori dal pantalone, le scarpe da ginnastica erano semplici, bianche, non aveva messo la giacca, faceva abbastanza caldo.

Rimasero un po' fuori a osservare, dalla porta a vetri, le persone presenti in sala, Vicktor e Katarina non erano tra esse.
Quando poi videro il borsone con su scritto “Consegne carta e cartone”, capirono che poteva essere solo del fattorino ed entrarono.
Kate si accostò all'angolo della sala, Richard la seguì.

La musica smise e l'uomo sul palco annunciò la formazione delle coppie. Ogni uomo prese la sua dama e si posizionò al suo posto.
Un ragazzo di bell'aspetto si avvicinò alla detective.

- Lei balla signorina? - chiese tranquillamente. - sono rimasto senza compagna.-
- No, mi dispiace, non sono del corso.
- Ah mi scusi, vorrà dire che per questa sera non si fa pratica.
- Vai Kate, non fare la timida – disse lo scrittore, che ricevette uno sguardo di ghiaccio. - Ti tengo io la borsa, tu vai a ballare – continuò, prendendole la borsa dalle mani.

Il giovane ne approfittò, la tirò per un braccio e la portò davanti allo specchio, fu proprio grazie a questo che Rick poté vedere gli occhi in fiamme della donna, che sembravano dire “Castle siamo in servizio, dopo sono cavoli tuoi!”.Il Maestro aveva appena annunciato che la lezione sarebbe stata dedicata alla spiegazione di una nuova figura.
Dopo aver mostrato i passi uno per uno, mise la musica e le coppie a ritmo provarono ciò che avevano appena imparato.
Castle osservava la donna mentre eseguiva alla perfezione l'Echo Cruzado e il Sombrero, sulle note di Hoy, di Gloria Estefan, conosceva quella canzone, gli piaceva molto; non le staccò un attimo gli occhi di dosso, era brava, imparava in fretta, un portamento da fare invidia alle portoricane, aveva un unico difetto, teneva lo sguardo basso, si vergognava. Richard Castle aveva trovato un punto debole di Katherine Beckett, lo avrebbe usato a suo favore.
I suoi pensieri vennero interrotti da una signora di mezza età che richiamò la sua attenzione.

- Mi scusi, lei balla?
- No, sono dispiaciuto.
- E' qui da solo? Potrebbe fare coppia con me.
- Signora mi dispiace non ballo, sono qui con... - rimase in silenzio per qualche secondo – con...con la mia ragazza!
- Quale è la sua ragazza? - la signora si voltò verso i ballerini e Castle alzò gli occhi al cielo, tutte a lui.
- E' quella con i pantaloni neri e la maglietta beige.
- Oh ma che creatura graziosa, non è un po' giovane per lei?
L'uomo rimase scandalizzato, sorrise flebilmente, aveva una voglia di uccidere quella povera vecchietta che, vedendo il suo sguardo duro, decise di allontanarsi.

La musica cessò e la donna tornò dallo scrittore.
Vicktor e Katarina non avevano ancora annunciato la loro presenza, i due iniziarono a pensare che la borsa non appartenesse al fattorino.
La lezione era finita, stavano per uscire dalla sala quando la voce del maestro richiamò la loro attenzione.
Aveva appena annunciato che la coppia amica della vittima si sarebbe esibita al Barrio Latino qualche ora dopo.
Rick e Kate si guardarono con aria complice e tornarono in macchina.

– Castle controlla con il tuo supermega cellulare dove è questo locale.
- Già fatto detective, si trova a 4 isolati da qui, è vicino.
- Perfetto, aspettiamo che la nostra coppietta esca e andiamo.
- Hai mai ballato prima di oggi? - chiese guardandola.
- No, perchè? - ricambiò lo sguardo.
- Sei davvero brava, molto brava.
- G-grazie – abbassò la testa.
- Guarda eccoli, sono loro, metti in moto e seguiamoli!
- Castle.
- Si, scusa, mi lascio prendere troppo, ricevuto.


Arrivarono al locale, Castle pagò l'entrata e si diressero nella sala principale.
Erano presenti alcune persone che frequentavano il corso.
Passarono cinque minuti e lo spazio libero per passare rimase ben poco, la sala si era riempita di gente che ballava, rideva e si divertiva.
Si sedettero ad un tavolino al bordo della pista e aspettarono l'esibizione dei due sospettati.
Dopo circa un'ora il DJ annunciò i ballerini, che fecero la loro entrata sopra una musica particolare, era una canzone allegra.
“Jumpi, Jumpi, salta más alto. Jumpi Jumpi, más alto, más alto”
L'esibizione cominciò ed essi mostrarono al pubblico tutta la loro bravura, anche se l'uomo non poteva sforzare molto il tendine. Si muovevano armoniosamente, attraendo su di loro tutti gli sguardi.
Quando la melodia terminò, scoppiò un caloroso applauso e piano piano la pista, che si era liberata precedentemente, ritornò a essere piena di gente.
Kate continuò a non perdere di vista Vicktor e Katarina, mentre Rick sbiancò quando vide la signora di prima avvicinarsi a loro. Istintivamente si alzò, prese la detective per mano e la portò in pista, ella rimase stupita, non si aspettava un gesto del genere.

- Castle che stai facendo?
- Ballo! - affermò mentre eseguiva un “Vuelta Adios” sulle note di Bendita tu Luz dei Manà. Conosceva anche quella canzone, la canticchiava, e nel frattempo faceva volteggiare la donna a suon di Bachata.
- Castle ma tu sai ballare!
- Buongiorno detective.
- E conosci anche qualche figura!
- Vuoi un caffè?
- Smettila, sono seria! Quando hai imparato?
- Colpa di mia madre, ogni tanto ha delle fisse, quando era giovane mi ha obbligato a seguire un corso di salsa con lei.
- E' questo che mi stava per dire prima?
- Penso di si – la fece girare di spalle, le prese tutte e due le mani e ricomiciò con il passo base.
- Wow Castle, sei pieno di risorse nascoste.
- Lo puoi dire forte!

Continuarono a ballare quel ballo romantico nel quale devi sedurre la tua compagna e non levare lo sguardo da lei un solo secondo, anche facendo mille figure, finchè la cara signora anziana della lezione fece notare la sua presenza.

- Oh ma siete adorabili! Ragazzo mio ti ripeto che sei fortunato ad avere una donna del genere al tuo fianco!

Si spaventarono e si bloccarono improvvisamente.

- S-scusi signora?
- Dicevo che siete davvero una bella coppia, il tuo ragazzo è stato fortunato a trovarti.
- M-mio ragazzo? - chiese scandalizzata la detective, spostando lo sguardo da Richard alla signora. Quest'ultima si dileguò senza lasciare tracce.
Kate continuava a guardare l'uomo con aria di rimprovero.
Per sua difesa egli mise le mani davanti a se, esclamando un
- Ti posso spiegare!
- Direi che qui le spiegazioni ci vogliono! Chi è quella? E che cos'è questa storia del fidanzato?
- Quella? E' una signora che frequenta il corso, mi aveva chiesto di ballare ma non ne avevo voglia e così ho inventato la prima scusa plausibile.
- Scusa plausibile? - ribatté infuriata.
- Non ti arrabbiare!
- Non sono arrabbiata...
- Per fortuna. - trasse un sospiro di sollievo.
- Sono avvelenata, ho un veleno che se qualcuno mi morde muore!
- Vogliamo provare?
Lo guardò e si allontanò dalla pista, qualcosa però la fece bloccare.
La bachata era finita e al posto di essa partì una salsa.
“Pobre diabla, se dice que se te ha visto por la calle vagando, llorando por un hombre que no vale un centavo”

- Castle. - chiamò quasi in un sussurro.
- Si?
- Ascolta la canzone.

“Pobre diabla llora por un pobre diablo”

- Cosa ti ricorda?
- Pobre diablo...Handy Crum! È l'incisione che aveva sul petto!
- Esatto. Andiamo a chiedere al DJ!

Facendosi largo tra le coppie videro che si era creata una cerchia intorno a Vicktor e Katarina, restarono in ombra e fecero una domanda ad una donna.

- Come mai si è formato questo cerchio?
- Questa era il cavallo di battaglia di Handy e Katarina, oggi lei lo sta ballando con Vicktor in ricordo di Handy.

Kate si girò verso Rick con aria soddisfatta. Avevano trovato il collegamento.


L'angolo di Angol,
Se bailaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
ATTACCA CICCIOOOOOO!
"Sono avvelenata, ho un veleno che se qualcuno mi morde muore!" -> bhe per questa frase devo ringraziare la mia profesoressa di Filosofia (si, quella che adora Castle), che ha detto la frase in classe xD
spero vi sia piaciuto!
stranamente non ho molto da dire, la parlantina mi tornerà nei prossimi angoli spero xD
Oplà!
La Fe!
 
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Katherine*27.O3
view post Posted on 1/7/2011, 16:48




Ed ecco il pezzo forte!
Fantastica, Fè, come può non piacerci!
I personaggi sono perfettamente OOC (mitico Castle con tutta la faccenda dei fidanzati!).
Il caso si fa intrigante!

Brava, sister, brava ^.^
 
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41 replies since 27/6/2011, 13:52   387 views
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