Rise, SPOILER 3x24

Sto preparando una storia a capitoli cercando di ispirarmi allo stile degli episodi televisivi, ma la cosa mi sta richiedendo molto tempo. Quindi, ogni tanto, faccio ritorno all'abitudine di scrivere one-shot e ieri è nata questa.
La trovate anche su EFP
Avviso di Spoiler 3x24. Questa one-shot la si può situare cronologicamente dopo il finale di stagione. Buona lettura!


Personaggi: Castle
Pairing: Castle/Beckett
Rating: Giallo
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic
Note: One-shot, SPOILER
Disclaimer: I personaggi presenti nella storia non sono miei, appartengono agli aventi diritto, io li uso senza scopo di lucro e per puro divertimento.

RISE

Giro la chiave e scatta la serratura.
Finalmente posso liberare il lamento che stavo trattenendo.
È un verso sordo che mi parte dalla pancia; lo sento gonfiarsi nel petto, scorrere nella gola e poi prende aria fuori dalla mia bocca. È andato. Un suono di un secondo e non mi sento più imprigionato nel frastuono dei miei pensieri; immagini e ricordi che mi vorticavano nella testa confondendo la mia mente. Ora sono fuori, usciti con quel lamento.
Respiro a fondo. Sento il cuore battere, ne percepisco il distintamente il rumore. Mi chiedo anche se ciò sia possibile.
Questa casa è sempre stata così silenziosa? E così in penombra? Il sole filtra di taglio, la polvere danza nei fasci di luce. Sembra un luogo abbandonato, morto, dimenticato; invece l’ho lasciato solo poche ore fa. Il parquet cigola sotto i miei passi, era mai successo?
Mi fermo in mezzo al salotto. Devo fare qualcosa, ne ho bisogno.
Le lucine del demo scorrono sul display del mio stereo. Prima o poi capirò come fermarle.
Musica. Un po’ di musica è quello che ci vuole!
Accendo la radio. Parte un fruscio fastidioso che mi assorda e ruoto la manopola del volume fino a farlo diventare un sussurro. Forse c’è un cd di Alexis. Apro lo sportello. Un disco fatto in casa, su di esso si vedono le parole scritte con un pennarello da mia figlia: “MIX 2010”

Play.

La conosco. Mi piace questa canzone. Dovrei ricordare anche qualche parola.


Seguo il ritmo, i battiti della musica. Le mie spalle si scuotono su di essa.


È troppo tempo che non ballo. Perché, poi? Mi diverte, mi scarica, mi distrae.


Su il volume! Voglio riempire la testa di musica. Chiudo gli occhi, il mondo non esiste più. Mani al cielo, alzare la voce e muovere i fianchi!
«In Every single dream I dream!»



La voce mi muore in gola, gli occhi si aprono, fisso lo stereo.
When we collided.
The one of my kind.
Cosa…?
NO! Ora si canta, basta pensare.


Salto a ritmo.
«RADIO, STEREO, THE. WAY. YOU. MOVE. AIN’T FAIR YOU KNOW.»
Lo urlo all’amplificatore, glielo rinfaccio, puntandogli l’indice contro, guardandolo ad un palmo dal mio naso. Sto cantando ad alta voce, radio, lo senti? Io mi sto scatenando!


«HEY! HEY! HEY!»
Un salto. Una altro salto. Un altro ancora. Piegando le gambe al petto. Più in alto che posso, tanto da farmi ansimare.


 Riprendo fiato. Ondeggio, mentre respiro.
«…glad…»
«…like me.»


«..rection»
«…love connec…»
«...ny-y-y-y-y-y»
You gave my life direction
A game show love connection
we can't deny
Sento una fitta al petto. L'avevo anestetizzata con l'alto volume, ma ora torna.
Non posso permetterle di prendermi.


 Lo urlo a tutto il palazzo:
«I’M SO OBSESSED! MY HEART IS BOUND TO BEAT RIGHT OUT MY… untrimmed... chest.»


Mi manca il respiro. Apro la bocca per prendere più aria possibile e mi lascio scivolare a terra tremante. Ansimando. Ed ora ho pure gli occhi che diventano lucidi.
Kate.


Mi hai fatto morire, cazzo! Mi sono sentito morire oggi quando ho creduto che quella senza vita fossi tu. Mi è sembrato di essere perso, completamente sperduto. Eravamo io e te nel trambusto generale creato dallo sparo, solo che tu non c’eri più. Cosa siamo io e te, se tu non ci sei? 

 
Sì, ora stai bene, ma è abbastanza? Credi che io stia bene? La verità è che sono la persona più felice del mondo, te ne rendi conto? Ma allo stesso tempo mi sento devastato. Come può essere? Come si può essere euforici e disperati nello stesso istante? Come posso sentirmi così debole e così forte da voler gridare?


«WATCHING YOU’S THE ONLY DRUG I NEED. I’M SO GANGSTA, I’M SO THUG. YOU’RE THE ONLY ONE I’M DREAMING OF.»
Potrei sembrare un pazzo, a questo punto, a qualcuno che mi vedesse urlare qui, seduto sul mio pavimento, con le lacrime agli occhi. Ma al momento le sole persone che ho in mente sono due ed una di queste è il folle che sbraita nel proprio salotto.
 

«I CAN BE MYSELF NOW FINALLY, IN FACT THERE’S NOTHING I CAN’T BE. I WANT THE WORLD TO SEE YOU BE WITH ME.»
Sei viva! Vorrei gioirne con tutti, vorrei che tutti sapessero che nessuno ti può buttare giù. Vorrei essere io quello sempre al tuo fianco per aiutarti a risollevarti.


Basta! Ora mi alzo. Non starò a terra un minuto di più. Tu non lo faresti. Tu ti tireresti su e combatteresti contro il mondo. Kate Beckett lo può fare con pistola e manette. Io con le parole. Quindi canto.

 
«HEY SOUL SISTER, I DON’T WANNA MISS A SINGLE THING YOU DO TONIGHT.
HEY SOUL SISTER, I DON’T WANNA MISS A SINGLE THING YOU DO TONIGHT.»

 
«HEY HEY! HEY!
HEY HEY! HEY!»
 
 
«TONIGHT!»

Stop.

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Hola!
Ho evitato di aggiungere che questa storia segue anche le mie: "Someone willing to stand with you" e "Bip. Bip. Bip."
Magari a qualcuna di voi poteva ancora venire il dubbio che Kate fosse morta in questa one-shot (non se vi siete ricordate che io sono una che tende a seguire il canon senza stravolgerlo).

[SPOILER 4X01] Inizialmente ho valutato se scrivere una one-shot sulla rissa che ci sarà nella 4x01. Beh, su una versione ipotetica e personale di quella rissa. ((anche il titolo di questa fic è spoiler di quello della puntata che attendiamo il 19 settembre)) [FINE SPOILER 4x01]
Poi ho sentito questa canzone e mi sono fatta ispirare delle finte emozioni di gioia-disperata tipo quelle di Castle che avete letto. Ho pensato di scrivere partendo da questo stato d'animo. Non volevo dar vita ad una song-fic, ma alla fine la canzone si è infilata nel testo da sé, senza che le avessi chiesto di adattarsi alla storia di Castle e Beckett. Eppure sembrava quasi lì ad aspettarmi.

Come al solito potete vedere che tendo a replicare il mio stile che alterna versi della canzone a pensieri e azioni del protagonista. E' una song-fic, è normale, direte voi. Beh, ok, avete ragione.
Comunque potete notare che anche stavolta sono stata abbastanza stringata coi pensieri. Era il mio obiettivo, è il mio modo per cercare del realismo. E' difficile che una persona abbia chiari tutti i suoi pensieri, a volte agisce senza rendersi davvero conto del perché. Per questo ho scritto cose come "Mi fermo in mezzo al salotto. Devo fare qualcosa, ne ho bisogno" senza spiegare perché ne ha bisogno. Castle ne ha bisogno e basta, in quel momento vuol tener lontano dalla mente il perché, questo lo deve intuire il lettore e programmare l'autore. Dire tutto è inutile, la vita non spiega tutto, però tutto ha una causa. Io cerco di fare in modo che sia così in quello che scrivo [cavoli, come mi sento professional a dire queste cose!]. Spero di riuscirci almeno in parte.
Ho il timore, in questo caso, di aver fatto un po' un pasticcio >.<

Comunque spero via sia piaciuta.
Grazie a lettori e commentatori!

Come ho scritto su EFP...

... magica!
Descrivi le emozioni in un modo spettacolare!
Castle è perfettamente delineato e la storia (sebbene quasi non ci sia) è riuscita ad emozionarmi!

Bravissima, Laury ;D

Direi che sei riuscita perfettamente nel tuo intento, non c'era bisogno di aggiungere altro.
La canzone mi piace molto e l'hai alternata benissimo ai pensieri di Castle.

Bravissima, adoro questa canzone...