orne662 |
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| il mio è indubbiamente italiano... e allora ti dico che ha una particolarità: non c'è scritto nessun riferimento geografico, in pratica non ho indicato nessuna città, così ognuno può immaginarsi che il tutto succeda sotto casa sua, nei luoghi che il lettore conosce... quale modo migliore per lasciar correre la fantasia??? e poi io sono convinta di una cosa: io il libro l'ho scritto, ma cessa di essere mio nel momento in cui il lettore inizia a mettere gli occhi sulle prime parole e diventa suo, della sua capacità di immaginazione e ne diventa padrone vedendo con la mente i luoghi che conosce... se io parlo di genova - piazza rossetti (non è dove abito io, è solo un esempio) cosa ne sanno i non genovesi di cosa è, cosa rappresenta per noi e di come è fatta? la possibilità di comprendere il mio libro si assottiglia, mentre se il lettore padroneggia i luoghi, padroneggia anche la storia...
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