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| Personaggi: Nathan Fillion, Stana Katic Pairing: Stanathan Rating: Verde Genere: Romantico Note: A Sofy ed Ele, che mantengono le mie speranze Stanathan. Anche se non sono più convinta della cosa, grazie a voi riesco ancora ad avere quel neurone che urla "Stanathan"! : D E' uscita per puro caso, mentre ero in chat con Sofy il giorno dopo dei WGA! XD E lei mi ha detto "scrivila!"... ed ho eseguito! XD Il titolo è davvero stupido, me ne rendo conto, ma non trovavo un titolo adatto e mi sono buttata sulla cosa più banale XD ahahah sorry! Dopo una verde e due rosse, torna a bilanciare la situazione con un'altra verde! Sperando che quella "arancione" che sto scrivendo [vado molto a rilento. Moooolto!] riesca a postarla prima o poi : ) Grazie a chi la leggerà! <3 Disclaimer: I personaggi presenti nella storia non sono miei, appartengono agli aventi diritto, io li uso senza scopo di lucro e per puro divertimento. I Writers Guild Awards erano finiti più tardi del previsto. Nathan aprì la porta di casa e si allentò la cravatta. Gli avevano chiesto di rimanere ancora un po’ ma aveva gentilmente declinato l’offerta con la scusa di essere un po’ stanco.
Si tolse la giacca lungo il corridoio e una volta arrivato in camera l’adagiò sulla poltroncina accanto al letto. Si sbottonò le maniche della camicia e si avvicinò lentamente al letto, appoggiandosi sul gomito e chinandosi lentamente per stampare un bacio alla donna già addormentata. Lei aprì lentamente gli occhi, sentendosi ancora indolenzita. Si girò appena ritrovandosi davanti un paio di occhi azzurri e sorridenti.
-Ehi- disse flebilmente -Scusa, volevo aspettarti sveglia ma…-
-Sssh- disse lui lasciandole un dolce bacio sulle labbra -Non ti preoccupare. Come ti senti piuttosto?- chiese accarezzandole uno zigomo -Sei calda…-
-Grazie amore, sei carino a dirlo anche mentre sono in queste condizioni- disse lei divertita, con quello sguardo malizioso che lui adorava. Nathan ridacchiò e scosse la testa -Anche se ti trovo sempre “calda” e bellissima, parlavo della tua temperatura. Hai controllato?- chiese.
-Si, prima di addormentarmi. 38- disse sbadigliando.
-Hai preso qualcosa?- lei annuì -Sai, eri davvero affascinante questa sera- disse sorridendogli -Anche se quella cravatta non mi convinceva molto. E sei stato l’unico motivo per cui l’ho visto! È uno spettacolo davvero noioso- Nathan ridacchiò di nuovo -Ad un certo punto stavo per sbattermi la testa al muro! Certi discorsi erano…-
-Troppo lunghi e noiosi!- esclamò lei completando la frase al posto suo.
-Esattamente- disse lui stampandole un bacio sulla spalla -E io volevo solo tornare a casa da te- disse risalendo e scontrando le labbra con le sue.
-I miei fan ci sono rimasti male, da quanto ho letto- disse dispiaciuta.
-Beh, si. Sai, aspettavano tutti l’evento con gli “Stanathan”- disse lui sorridente subito seguito da lei -Ma capiranno, appena sapranno che stai male. Ti amano e vogliono solo che tu stia bene…-
-Prima o poi ci sarà un altro evento…- lui annuì -Però adesso spogliati e raggiungimi sotto le coperte! Ho bisogno di coccole- disse con un adorabile broncio. Nathan ridacchiò ancora una volta e si sollevò, continuando a spogliarsi -Come vuole lei, signorina. Il suo orsacchiotto in carne ed ossa sarà pronto tra meno di dieci minuti!-
-Così tanto!?- si lamentò lei, sorridendo. Lui sorrise di rimando e finì di spogliarsi, per poi andare in bagno.
Uscì qualche minuto dopo, ritrovandosi Stana che combatteva contro i suoi occhi per rimanere aperti. La raggiunse subito a letto e la tirò a sé, facendole appoggiare la schiena al suo petto. Lei sospirò e sorrise -Mi sei mancato- disse mentre intrecciava le dita con le sue, sopra il suo ventre.
-Chi esattamente?- chiese divertito -Nathan o l’orsacchiotto?- lei rise e sospirò ancora, sistemandosi nel suo abbraccio -Mmm, entrambi. Anche se non c’è poi tanta differenza. Amo tutti e due- disse guadagnandosi un bacio sul collo.
-Ti amo anche io, piccola- le lasciò anche un bacio tra i capelli -Ma adesso torna a dormire che sei stanca- appoggiò la testa sul cuscino -Notte, Nathan- disse lei quasi in un sussurro.
-Notte, Stana- e spense la luce, sollevando la mano, per poi intrecciarla nuovamente con la sua.--- Sono troppo smielata, a volte 
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si si un 'altra rossa è quella che ci vuole